Giuseppe Cirillo
Durante il concerto trasmesso in live streaming, si sono esibiti anche il rapper Lowkey e il cantante Yusuf/Cat Stevens
“Sono sicuro che molti di voi, come me, vivono sull’orlo delle lacrime. Viviamo su quel bordo scomodo, perché proviamo empatia per i nostri fratelli e sorelle a Gaza e negli altri territori occupati in Palestina”. Sono queste le parole che Roger Waters, leggenda del rock e cofondatore dei Pink Floyd, ha pronunciato durante l’evento “Rock for Palestine”, trasmesso in diretta venerdì scorso dalla chiesa di St Pancras, a Londra, per denunciare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza.
Waters, 81 anni e con ancora molta energia da vendere, si è esibito davanti a un pubblico entusiasta che gridava “We are all Palestinians” (siamo tutti palestinesi). “L’empatia, che dono prezioso è l’empatia”, ha proseguito il noto cantautore poco prima di intonare la canzone “Wish You Were Here”. “La gente a volte pensa che ‘Wish You Were Here’ sia un brano dedicato a Syd Barrett, il mio amico d’infanzia scomparso. Certo, è così, ma non stasera. Stasera questo brano è dedicato alla Palestina, perché stasera ‘Wish You Were Here’ parlerà di scelte”.
Poi, riferendosi alle elezioni britanniche previste per il prossimo 4 luglio e al leader laburista britannico, Keir Starmer, che al momento sembra essere il favorito nei sondaggi, Waters ha detto: “Avrete l’opportunità di esprimere il vostro voto per fare una scelta; scegliere tra l’inferno e il paradiso”. E ancora: “Impedire a Keir Starmer, che ha favorito il genocidio, di diventare primo ministro, sarebbe un enorme regalo per il popolo inglese e, di fatto, per l’intera umanità. Abbiamo un disperato bisogno di una nuova bussola morale a Westminster che ci aiuti a guidare un nuovo movimento laburista che rappresenti veramente il popolo attraverso i corridoi del potere. Questa sera, in questa bellissima chiesa – ha concluso Waters – abbiamo tutti un ruolo in questa guerra: siamo tutti soldati nella battaglia per i diritti umani, compresi quelli dei palestinesi. Per essere chiari, siamo tutti impegnati qui, stasera, in una più ampia battaglia esistenziale per l’anima stessa della razza umana”.
Durante il concerto in favore della pace e della giustizia in Palestina, si sono esibiti anche il rapper Kareem Dennis, artista, giornalista e attivista britannico noto come “Lowkey”, e il cantautore britannico Yusuf Islam, precedentemente conosciuto come Cat Stevens. Islam ha iniziato la sua esibizione citando un vecchio proverbio: “Chiunque abbia ucciso un’anima innocente, è come se avesse ucciso tutta l’umanità. E chi è più innocente dei neonati e dei bambini? Questa non è solo una presa di posizione per la Palestina – ha sottolineato Yusuf Islam – è una presa di posizione per l’anima della Palestina e dei palestinesi. E sappiamo che l’anima non muore mai”.
25 giugno 2024