L’espediente dell’assassinio della leader indigena ed ambientalista honduregna Berta Caceres è stato rubato durante l’assalto contro una magistrata della Corte Suprema di Giustizia, informarono oggi mezzi locali.
Secondo lo spazio Telenoticias del Canale 5, il fatto è accaduto il pomeriggio del mercoledì, quando sconosciuti assaltarono la magistrata della Corte di Appello Penale, Maria Luisa Ramos, per rubarle la sua automobile.
L’informazione afferma che due individui l’hanno intercettata e le hanno chiuso il passo con un altro veicolo, minacciandola con un’arma da fuoco.
Suppostamente Ramos portava con sé l’espediente per studiarlo, con lo scopo di redigere nella sua abitazione una sentenza sull’appello interposto dagli avvocati degli accusati nell’assassinio di Caceres.
Nell’espediente rubato si trovano i casi dei presunti autori materiali ed intellettuali del crimine, tra i quali si aggiungono Douglas Bustillo, Sergio Rodriguez, l’ufficiale dell’Esercito Mariano Diaz e l’ex militare Edilson Duarte, oltre ad un fratello di questo ultimo.
Una fonte della Corte Suprema, tuttavia, precisò che esiste una copia completa della documentazione, per questo che il processo giudiziale non soffrirà nessun ritardo né ci sarà un altro tipo di ripercussioni.
La dirigente indigena e leader ambientalista, Berta Caceres, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco il 2 marzo scorso nella sua abitazione della città di La Esperanza, nell’ovest dell’Honduras, per la sua difesa dell’ecosistema e dei diritti delle comunità indigene contro un progetto idroelettrico appoggiato dal governo.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi
30 Sep 2016