I primi giorni di marzo, quando sarà approvato dal Centro per il Controllo Statale di Medicinali, Strumenti e Dispositivi medici (Cecmed), marcheranno l’inizio della III fase delle prove cliniche Abdala (CIGB-66) e Soberana 02, candidati dei vaccini cubani contro la COVID-19, che hanno dimostrato d’essere sicuri e capaci d’ottenere una potente risposta immunologica di fronte a questo virus
I primi giorni di marzo, quando sarà approvato dal Centro per il Controllo Statale di Medicinali, Strumenti e Dispositivi medici (Cecmed), marcheranno l’inizio della III fase delle prove cliniche Abdala (CIGB-66) e Soberana 02, candidati dei vaccini cubani contro la COVID-19, che hanno dimostrato d’essere sicuri e capaci d’ottenere una potente risposta immunologica di fronte a questo virus.
Nel percorso con la stampa delle installazioni dove si elaborano gli antigeni di questa possibile vaccinazione, il dottore in scienze Eduardo Martínez Díaz, presidente del gruppo di imprese delle Industrie Biotecnologica e Farmaceutica di Cuba (BioCubaFarma), ha detto che parallelamente a questi studi si continua la produzione a scala industriale di questi prodotti iniettabili.
Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha esaltato in Twitter, precisamente sul candidato Abdala che «si sta già producendo a grande scala nel prestigioso Laboratorio AICA. Sono pronti i lotti per la fase tre della prova clinica a Santiago e a Guantánamo, a partire da marzo. Sono notizie che danno speranza, ma non danno regioni per la trascuratezza».
Sul saggio di Soberana 02, il dottore in Scienze Vicente Vérez Bencomo, direttore generale dell’Istituto Finlay dei Vaccini, ha segnalato che alla fase III di questo studio parteciperanno circa 4. 000 persone volontarie, mentre si realizzerà un saggio d’intervento con 1 000 000 di soggetti.
Nei due casi, ha aggiunto, si cerca di misurare l’efficacia della vaccinazione contro l’infezione, questione che sino ad ora non è stato possibile analizzare in nessuno dei candidati e inoltre questo secondo saggio permetterà d’immunizzare più persone.
Il master in Scienze Eduardo Ojito Magaz, direttore del Centro d’Immunologia Molecolare (CIM), istituzione incaricata di fabbricare l’antigeno che funziona come materia prima delle vaccinazioni Soberanas, ha affermato che le più di 300 000 dosi di Soberana 02, necessarie per il saggio, sono già prodotte mentre si mettono a fuoco attualmente quelle necessarie per lo studio simultaneo.
Marta Ayala Ávila, membro del Burò Politico del Partito e direttrice generale del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnología (CIGB), ha garantito che questa istituzione che si dedica ora a produrre i candidati Abdala e Mambisa (CIGB-669), conta per questo con l’esperienza di 30 anni di produzioni di questa natura, precisamente con l’uso del lievito pichia pastoris, che si utilizza nella fabbricazione dei vaccini di sub-unità proteiche. (GM – Granma Int.)