San Salvador, 14 mar (Prensa Latina)
Salvador ritorna oggi alla vita quotidiana in un ambiente di tranquillità, dopo un teso processo elettorale vinto dalla sinistra contro un’alleanza della destra.
Riempiamoci di speranza ed allegria, è stato il messaggio alla nazione del presidente eletto, Salvador Sanchez Ceren, dopo la conferma della sua vittoria all’alba di ieri quando è terminato lo scrutinio finale.
Sanchez Ceren, uno dei leader storici del Fronte Farabundo Martì per la Liberazione Nazionale (FMLN), si impegnò a governare per tutti i suoi compatrioti.
“Dobbiamo considerarci come fratelli e come amici, come figli di una stessa patria”, ha esortato, ratificando il suo compromesso di campagna di promuovere un processo di unità nazionale senza esclusioni.
L’FMLN ha vinto il secondo turno elettorale di domenica scorsa col 50,11% dei voti, con uno stretto vantaggio sull’Alleanza Repubblicana Nazionalista (ARENA).
Il partito di estrema destra si rifiuta di riconoscere i risultati dei comizi, elogiati per la loro onestà dagli osservatori internazionali e la maggioranza della società salvadoregna.
Nonostante, dalla vigilia ha abbandonato le manifestazioni d si dedica a messaggi nei mezzi di stampa.
A dispetto del suo potere economico, sostentato nell’appoggio di grandi gruppi imprenditoriali, il candidato presidenziale di ARENA, Norman Quijano, appare solo in uno spot di televisione.
Quijano insiste nell’esistenza di una supposta frode e la sua richiesta di un nuovo conteggio voto per voto, nonostante non sia contemplato nelle leggi quando i suffragi nulli sono minori alla differenza tra i contendenti, come è accaduto.
ARENA ha presentato otto ricorsi al Tribunale Supremo Elettorale (TSE), tra questi l’annullamento dei comizi; le risposte devono essere date in un termine di 72 ore, che scade domenica prossima.
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