Foto: Periódico Escambray
Il secondo segretario del Comitato Centrale del Partito, José Ramón Machado Ventura, lo ha sostenuto nel suo discorso centrale Nella manifestazione per il 63º anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes
Autore: Granma
Sicuro d’esprimere i sentimenti del popolo cubano e di milioni di amici in tutto il mondo, José Ramón Machado Ventura ha iniziato il suo discorso trasmettendo i più sentiti auguri al compagno Fidel Castro Ruz, per il 90º compleanno già prossimo ed ha iniziato così il suo intervento nella manifestazione centrale per i Giorno della Ribellione Nazionale.
Il vicepresidente dei Consigli di Stato e dei MInistri ha aggiunto che ratifichiamo al leader della Rivoluzione cubana l’impegno di continuare ad essere fedeli alle idee per le quali ha lottato per tutta la sua vita e di mantenere vivo lo spirito di resistenza e la fede nella vittoria che lui ha saputo inculcarci prima di tutto con il suo esempio.
Ha ricordato le parole di Fidel di 30 anni fa nella città di Sancti Spíritus, in quelle che ha definito “le circostanze d’allora, complesse ma differenti dalle attuali”. Nonostante questo sembrano detti oggi i concetti essenziali, come quelli su come fare meglio le cose.
“Non vale la pena avanzare se non si consolida quello che si è fatto”.
“La riccheza sale solo dal lavoro”
“La certezza che un popolo che è capace di vincere i suoi stessi difetti e i suoi errori, un popolo che non si piega di fronte a niente, sarà un popolo invincibile”. Queste sono alcune delle idee espresse allora dal leader Fidel.
La vigenza di quei pensieri, ha detto Machado Ventura, è la conseguenza logica di una Rivoluzione che ha agito invariabilmente sulla base dei principi, che viene portata avanti dal 1959 e che lotta, con i suoi leaders, per realizzare i suoi obiettivi
“Abbiamo commesso errori, ma il nostro popolo ha rettificato ed ha vinto ogni ostacolo, ha considerato, ed ha segnalato che una trasformazione profonda implica doveri che impongono sforzi e sacrificio, una lotta quotidiana per far divenire una realtà ogni passo avanti.
Poi ha indicato che il Concetto di Rivoluzione di Fidel ha guidato l’attualizzazione del nostro modello economico e sociale, e che la stessa è stata caratterizzata dall’inizio dalla più ampia partecipazione democratica, a scale inimmaginabili che nei paesi che si dicono paladini della democrazia.
Machado Ventura ha sostenuto che questo processo è iniziato nel 6º Congresso del Partito e continua con l’attuale dibattito dei documenti del 7º Congresso
Poi ha risaltato che sono state realizzate 22. 241 riunioni dalla metà di giugno, quando è iniziato questo processo, e che 704.643 cubani vi hanno partecipato.
Costoro hanno realizzato 359.648 interventi dei quali 95.482 son proposte. Tutte senza eccezioni si dirigono al consolidamento del nostro socialismo, a farlo più prospero e sostenibile, ha affermato.
Tutti i cambi avverranno per decisione sovrana del nostro popolo e nulla sarà imposto da fuori, ha sottolineato.
Poi ha ricordato com’era la vita a Sancti Spíritus prima del 1959,e uno dei dati citati è stata la mortalità infantile, della quale non si ha una cifra esatta ma si considera che allora era di 60 ogni mille nati vivi.
“L’anno scorso la provincia ha raggiunto i 4.2 all’altezza dei paesi con il più alto grado di sviluppo. Nelle montagne del plan Turquino, la mortalità infantile è zero”, ha ricordato.
“Nonostante questo, per portare avanti diritti e opportunità che oggi sembrano normali e alcuni danno per scontato, sono stati versati fiumi di sudore e anche di sangue”, ha ricalcato.
Nel suo discorso, il secondo segretario del Partito si è riferito al significato di Sancti Spíritus per Máximo Gómez, che sferrò lì la campagna di La Reforma. Ugualmente ha ricordato la volontà dei mambí che continuarono a combattere in questa zona un anno dopo il Patto del Zanjón.
Poi ha dedicato alcune parole al legato e al simbolo che rappresenta Serafín Sánchez per la Patria, esempio della stirpe gloriosa del nostro popolo e che è la stessa di coloro che assaltarono la Moncada e vennero con il Granma, degli internazionalisti e dei rivoluzionari.
Ugualmente ha citato il lavoro sostenuto, senza perdere tempo, che ha fatto meritare alla provincia la sede della manifestazione.
“È un riconoscimento ai suoi quadri, alle strutture di direzione e al suo popolo, allo sforzo quotidiano e cosciente di ogni lavoratore e lavoratrice fedeli ai principi della Rivoluzione”, ha aggiunto ed ha segnalato che Sancti Spíritus ha fatto grandi passi avanti negli ultimi anni, in particolare nel lavoro agricolo e dell’allevamento e dove cresce in particolare il programma della produzione del latte.
“Comunque si deve dichiarare che compiere un piano non è sinonimo di soddisfazione delle necessità del paese o utilizzare al meglio le potenzialità esistenti”, ha insistito.
“Lavorare con dedizione e intelligenza un giorno dopo l’altro è quello che permetterà di realizzare questo obiettivo”, ha considerato.
“Il territorio ha compiuto il suo piano di produzione dello zucchero, cosa che quasi tutte le altre province del paese non hanno realizzato, ma ci sono riserve che si possono sfruttare”.
Al turismo e alle sue potenzialità, Machado Ventura ha dedicato alcuni munti del suo intervento, segnalando le bellezze della natura e i valori patrimoniali di questa regione.
“Trasmetto a nome del Partito, del Governo e di tutti i cubani una meritata felicitazione al popolo di Sancti Spíritus per questa dimostrazione che si può vincere qualsiasi ostacolo quando si lavora con responsabilità e dedizione.
E in particolare al compagno José Ramón Monteagudo Ruiz, per la sua dedizione al compimento del dovere e per aver saputo instradare la sorgente e d’energia e si responsabilità degli abitanti della zona”.
Il vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha detto che è giusto riconoscere le conquiste, ma che è importante identificare dove sono i problemi, soprattutto nel campo dell’economia.
“Quanto più possiamo risparmiare, quanto possiamo fare, imponendo ordine e disciplina”.
Questo è fondamentale nelle attuali circostanze, dove al blocco – che alcuni erroneamente ritengono eliminato – si uniscono altre circostanze.
Machado Ventura ha aggiunto che le sfide che abbiamo davanti sono state enunciate da Raúl nella recente sessione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e sono la nostra bussola per andare avanti ed ha ribadito che non c’è spazio per le improvvisazioni nelle circostanze attuali.
“Compatrioti, dimostriamo ogni giorno in ogni centro di lavoro e con fatti concreti che sapremo essere all’altezza di questa nuova sfida come fece la Generazione del Centenario e come hanno fatto diverse generazioni di cubani in differenti momenti della storia della Patria”, ha concluso. (Traduzione GM – Granma Int.)
26 luglio 2016