Sarà poi vero che i social desiderano l’economista Paolo Savona, come vorrebbero sostenere alcune testate giornalistiche, oppure è l’ennesima campagna mediatica a favore di un personaggio che rappresenta i poteri forti?
Un tam-tam del mainstream cominciato subito dopo che al Quirinale hanno alzato, giustamente, qualche perplessità sull’economista mentre i media vorrebbero far credere ai propri lettori che, Paolo Savona, sia una persona contro-corrente e fuori dai giochi quando, invece, è ben radicata all’interno dei meccanismi delle lobby e dell’élite (o casta se volete) per danneggiare gli oppressi.
Un diabolico gioco dove i carnefici fanno la parte delle vittime. E dove assistiamo quotidianamente ai vari lacché dei poteri forti che cambiano, opportunisticamente, strategia a fronte di una débâcle economica complessiva.
Un gioco pericoloso che porterà più celermente al collasso un paese già fortemente penalizzato da politiche economiche liberticide, camuffate da democratiche, portate avanti dai precedenti colleghi del candidato Savona. Inoltre, se qualcuno insisterà nel sostenere la sua candidatura, farà peggiorare le condizioni complessive dei propri abitanti come dimostrano le sue scellerate teorie sullo spread.
Paolo Savona diverrebbe, così, l’ennesimo economista rappresentante dei poteri forti, come ben descritto da pag 17 a 25 della rivista Valori, e come avevamo anticipato (al tempo di Mario Monti – che ci ha regalato la legge Fornero sulle pensioni) sul sito con questa descrizione
Per spiegare sinteticamente cosa sia l’Aspen potrei usare le parole degli articolisti di Valori “Andrea Montella e Paola Baiocchi: “Think tank come l’Aspen funzionano da cinghia di trasmissione tra centri decisionali più potenti e più ristretti come il Bilderberg, il Council on Foreign Relations e la Trilateral con strutture a più forte connotazione locale come i circoli Rotary o i Lions e le innumerevoli fondazioni e centri studi che sono nati più recentemente. Questo meccanismo di trasmissione a “cascata” segna un profondo cambiamento nella politica italiana, con un progressivo annullamento del ruolo dei partiti, della loro capacità di elaborazione e di rappresentare la società; l’influenza dei think tank agisce come un virus all’interno degli organismi dove crea aggregazioni e trasforma i partiti in correnti lobbistiche, che impongono l’interesse privato come interesse generale.”
Con l’elezione di Monti avresti voluto rilassarti un attimo, dopo i continui proclami dei giornali sulla crisi incombente, ed, invece, ti ritrovi il famoso “cetriolo” che ti tormenta di nuovo.
Pensavamo di esserci liberati da uno psico-dramma ed invece eccone uno più grave perché accompagnato da una campagna mediatica favorevole… ma poi perché dovremmo essere a favore di costoro?
Forze politiche, come la Lega e il M5S (che sono dentro le compatibilità di quel sistema marcio e corrotto) che grazie al mainstream, che falsamente dicono di combattere, supportano gli indirizzi economico-politici che gli italiani (questa volta lo usiamo volutamente noi) non vorrebbero assolutamente.
Tutto ciò, accade da quando non esiste più quel soggetto politico che esprimeva reali bisogni degli oppressi e che i poteri forti hanno voluto cancellare spingendo i propri militanti ad avere un ruolo sempre più marginale, per non dire nullo.
Noi, però, al progetto di ricostruzione di quel soggetto sociale non abbiamo rinunciato. Anzi… Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I.
MOWA