“Le mafie vivono di segnali. E il segnale lanciato dai boss che escono dal carcere e tornano nel loro territorio è devastante. Riacquistano l’arroganza, la prepotenza, la voglia di riprendere il potere” [Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia]
L’opinione di Alessandra Dolci, Procuratore della Repubblica Aggiunto presso il Tribunale ordinario di Milano, delegato alla Direzione Distrettuale Antimafia.
Sottolineiamo l’importanza dell’articolo e dei sui contenuti, sia per la funzione e il prestigio dell’autrice, sia perché offre spunti e riflessioni che permettono di guardare con cognizione di causa a ciò che è realmente avvenuto dai primi di marzo, in riferimento al tema delle scarcerazioni di detenuti sottoposti al regime del 41 bis e detenuti per reati gravi sottoposti al regime di alta sorveglianza Nell’articolo viene analizzato il provvedimento che ha sospeso l’esecuzione della pena nella forma della detenzione in carcere, trasformandola in detenzione domiciliare, per Francesco Bonura, detenuto sottoposto al regime di 41 bis, condannato per estorsione continuata e reati connessi alla appartenenza a “Cosa nostra.”
Alessandra Dolci spiega che la decisione del Magistrato di sorveglianza di Milano appare in contrasto con l’attuale giurisprudenza, definita anche da sentenze della corte di Cassazione e dalla Corte Costituzionale e che il provvedimento manifesta difetti di motivazione e trascura di definire anche le prescrizioni previste a tutela della collettività nel caso riguardante un personaggio di alta caratura criminale. Nel caso in esame il Magistrato di Sorveglianza non avrebbe previsto nemmeno quelle specifiche prescrizioni che, nell’ipotesi della persistenza del vincolo associativo, assicurano l’impossibilità di comunicare con altri associati.
Le note in carattere grassetto, numerate in rosso sono state da noi inserite per chiarire gli articoli di legge cui si fa riferimento.
7 Maggio 2020
Firma la petizione: Interrompiamo le scarcerazioni facili e la detenzione domiciliare dei boss mafiosi