DANILO TOSARELLI sovrintendente Polizia Locale Milano
Secondo una classifica stilata dal Sole 24 ore, Milano è in testa.
Nel 2022 sarebbe risultata la città più pericolosa del Belpaese.
Ognuno è libero di crederci oppure no.
Il ministro dell’interno Piantedosi nega che esista tale allarme.
Elenca una serie di reati che sarebbero in diminuzione.
Non ho motivo di smentire tale versione dei fatti.
Ma su una cosa sono d’accordo Piantedosi ed il Questore di Milano.
Sono in aumento i reati predatori ed i reati di strada.
Sono quelli che possono capitare a chiunque.
Caratterizzati dall’uso di astuzia o forza per impadronirsi di un bene altrui.
Reati spiacevoli, perché prevedono un contatto diretto tra reo e vittima.
Molti di questi reati riguardano persone squilibrate o moleste.
Legate a disagio psichico, spesso dovuto ad uso di alcool o stupefacenti.
E’ un fenomeno in forte aumento, legato a condizioni sociali sfavorevoli.
È su questo genere di reati, che la polizia locale svolge un ruolo importante.
Spesso, anche un semplice incidente stradale può degenerare.
La gente litiga per un nonnulla. C’è sempre meno tolleranza.
Chi vive la città, percepisce un clima di aggressività e violenza latente.
Insieme alle altre forze dell’ordine, si lavora per garantire più sicurezza.
Ma anche su questo, metto in conto i tanti detrattori che infestano i social.
I tanti leoni da tastiera che stanno alla finestra e criticano chi lavora in strada.
Ormai è diventato uno sport nazionale che rende tutto più difficile.
Chi abita e vive a Milano deve conoscere, per poi poter riflettere.
I vigili urbani di una volta non esistono più. Il vecchio ghisa è un’icona.
Me ne dispiace, perchè allora il clima sociale era profondamente diverso.
Si lavorava circondati da un clima più solidale e meno conflittuale.
Il rispetto della divisa veniva insegnato a scuola ed era un valore condiviso.
Me lo ricordo e ne ho nostalgia.
Oggi ci chiamano Polizia Locale e purtroppo sono cambiate molte cose.
Non è più la Milano con il “coer in man”.
Siamo ancora quelli che si occupano di Codice della Strada e Commercio.
Rileviamo gli incidenti ed il lavoro di molti Enti dipende da noi.
Siamo nei mercati, nei quartieri e facciamo sempre e ancora le multe.
Ma è diverso il clima sociale. Più indifferenza, più egoismo, più cinismo.
Ecco perchè sono preoccupato per i nostri giovani. Quale futuro?
Anche in Polizia Locale ne stanno assumendo molti. Eravamo rimasti in pochi.
E’ questa, una delle poche scelte che mi sento di condividere con questa Giunta.
Il milanese deve sapere in quali condizioni lavora la sua Polizia Locale.
Perché sono convinto, che così non si possa garantire sicurezza al cittadino.
Il cittadino chiede giustamente la protezione di chi indossa una divisa.
Peccato che non sempre tutto ciò sia possibile. Perché?
L’operatore in divisa non viene messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza.
Oggi a Milano, sono tanti i dispositivi di autotutela che il Comando lesina.
E non mi si dica che è una questione di Bilancio, perché è poco credibile.
I soldi si trovano se si è convinti della bontà di quella scelta.
Probabilmente la politica frena o addirittura se ne disinteressa.
Abbiamo costantemente problemi di approvvigionamento del vestiario.
Abbiamo un parco autoveicoli che grida vendetta, per gravi ritardi.
Gli appalti scadono e chissà perché occorrono tempi biblici per rinnovarli.
Torniamo ai famosi dispositivi di autotutela cui prima accennavo.
Sono per noi strumenti di lavoro, insieme a penna, tablet, ricetrasmittente.
Di certo c’è solo la pistola, ma è imposta dal Prefetto ed è la meno utile.
Non tutti abbiamo il distanziatore estensibile, utile in molti casi particolari.
Pochi sono gli agenti ai quali è stato fornito lo spray al peperoncino. Perchè?
Ma vogliamo parlare del Taser, che tanto ha fatto litigare la politica milanese?
E le body cam? È dal 2019 che sono rimaste nel libro dei sogni. Perchè?
Oggi più che mai, le body cam sono diventate strumento imprescindibile.
Non è più accettabile, che l’operatore in divisa diventi ostaggio di un cellulare.
Ormai bastano le riprese di un cellulare per rendere tutto più complicato.
Si riprende quella situazione e solo quella e si monta il caso mediatico.
I social, sono ormai un dileggio continuo verso chi opera in divisa.
Uno sport nazionale che getta discredito e favorisce il malintenzionato.
Te lo fai scappare? Sei un incapace e ti deridono.
Riesci ad ammanettarlo, ma non hai usato i guanti da maggiordomo?
Ecco che allora hai ecceduto e forse hai usato violenza…
Potremmo stare qua a discutere anni sul comportamento da tenere.
Il nostro è un lavoro difficile e certamente criticabile, ma lo sarà sempre.
Per tutelare cittadino ed operatore in divisa, dateci le bodycam.
Noi lavoreremo più serenamente e forse molti episodi spiacevoli…
Troveranno una interpretazione diversa, che renda più giustizia.
A questa Amministrazione, chiediamo di essere chiara
La Polizia Locale dipende dal Sindaco. Rappresenta Milano.
Quanto stanno a cuore a Sala, questi uomini e donne con la divisa?
Quanto è disposto a spendersi per garantire la loro credibilità?
Quanto è disposto ad investire, per garantire la loro sicurezza?
Ha fatto eco l’episodio che vedeva protagonista un trans brasiliano.
Sala e Granelli, Assessore alla sicurezza, hanno subito alzato gli scudi.
Avviato il procedimento disciplinare per i colleghi coinvolti.
Una condanna morale, prima ancora che la Magistratura si esprima.
Qualche giorno fa, ben 4 colleghi sono andati in infortunio in 2 episodi diversi.
Uno riguardava un minorenne straniero che andava portato in Comunità.
Era in un nostro Comando ed ha dato in escandescenze. Non voleva.
Nel tentativo di bloccarlo, un ufficiale ha riportato 30 giorni di prognosi.
Altro episodio, quello accaduto in via San Gregorio, dove vi era un litigio.
Uno dei colleghi intervenuti per sedare, ha ricevuto a freddo un pugno.
La scena ripresa da un cellulare, mostra il collega cadere al suolo svenuto.
Momenti di paura che per fortuna non hanno avuto risvolti drammatici.
Qualcuno di voi ha sentito un commento in merito del Sindaco Sala?
Forse mi è sfuggito, ma sono persona piuttosto informata.
Forse il nostro senso del dovere è un fatto scontato e non fa notizia?
Una dimenticanza che non può essere casuale. Sala distratto?
E Granelli, Scavuzzo o altro Assessore? Qualche consigliere, magari.
I fatti riguardanti il trans hanno visto invece un coro di indignazione…
Due pesi e due misure? Perché? Qualcuno me lo spieghi.
I colleghi/e della Polizia Locale di Milano si sentono poco considerati.
Il nostro è un lavoro che si può svolgere al meglio solo se c’è passione.
Senza passione e motivazioni, gli occhi potrebbero guardare altrove.
Il cittadino chiede aiuto, ma di passaggio potrei non sentirlo. E invece…
Il fatto di via San Gregorio è nato proprio così.
Se l’operatore non si sente tutelato, ha senso rischiare di tuo?
Mai dimenticare che sotto ad una divisa vi sono un uomo o una donna.
Con i suoi sentimenti, ma anche le sue paure ed il proprio raziocinio.
L’amministrazione Sala deve sapere che il nostro lavoro merita attenzione.
Merita attenzione ed il necessario riconoscimento. L’inerzia non aiuta.
E invece a me sembra, di avere un Comando non autorevole e distratto.
Con un Comandante che è poco sul pezzo. Solo colpa sua?
In questo momento si lavora male, perché c’è troppa approssimazione.
Mancano linee guide indispensabili. Mancano protocolli operativi necessari.
Noi effettuiamo tantissimi TSO e non abbiamo ancora procedure definite.
Si lavora in strada, con poca formazione e in situazioni spesso pericolose.
Non si mettono in campo sinergie operative con le altre forze dell’Ordine.
Nel 2022, la Polizia Locale di Milano ha effettuato oltre 1300 accompagnamenti.
il nostro Ufficio Centrale Arresti e Fermi (UCAF), lavora moltissimo.
Tutte persone da identificare, accusate di reati più o meno gravi.
Sono stati 104 gli arrestati. Altri rilasciati a piede libero.
Sono stati 70, gli agenti feriti a seguito di colluttazioni con cittadini riottosi.
Caro Sindaco Sala, quante di queste cose sono di sua conoscenza?
Non posso crederci, ma forse le interessano poco? Non ne vale la pena?
Oppure Comando ed Assessore non gliele hanno mai riportate?
Caro cittadino di Milano, qualcuno te le ha mai raccontate queste cose?
Ma forse non ti sei mai soffermato. E’ comprensibile.
Non serve fare allarmismo. Serve agire per risolvere i problemi.
Lo scopo di questo mio scritto vuole essere proprio questo.
Non riesco ad accettare l’idea che queste problematiche siano solo nostre.
Che riguardino solo i lavoratori e le lavoratrici della Polizia Locale di Milano.
Sono convinto che le criticità esposte riguardino ogni cittadino.
Anche la Polizia Locale è un’espressione di questa nostra Milano.
La discussione sta entrando nel vivo e proseguirà.