L’ANPI e l’ANED di Milano non intendono partecipare alla Cerimonia di “scoprimento delle lapidi dedicate ai cittadini illustri di Milano”, organizzata dal Comune di Milano, al Cimitero Monumentale per lunedì 2 Novembre 2015.
La decisione è stata presa in segno di protesta contro l’iscrizione di senatore del Msi e dichiarato nostalgico del regime di fascista al Famedio del Cimitero Monumentale.
Una scelta – presa all’unanimità! – quella del commissione comunale che fu subito contestata da Anpi e Aned con lettere di protesta al sindaco Giuliano Pisapia e al presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo.
Qui di seguito il comunicato congiunto di Anpi e Aned in cui si motiva la non partecipazione alla cerimonia al Famedio.
Al Sindaco di Milano Avv. Giuliano Pisapia
Al Presidente del Consiglio Comunale Prof. Basilio Rizzo Loro sedi.
L’ANPI e l’ANED di Milano non intendono partecipare alla Cerimonia di “scoprimento delle lapidi dedicate ai cittadini illustri di Milano”, organizzata dal Comune di Milano, al Cimitero Monumentale per lunedì 2 Novembre 2015.
Con questo atto l’ANPI e l’ANED confermano la loro netta opposizione e contrarietà all’iscrizione di Franco Servello al Famedio del Cimitero Monumentale decisa purtroppo all’unanimità dalla Commissione Consiliare per le onoranze al Famedio.
Franco Servello, senatore del Movimento Sociale Italiano, non ha mai rinnegato il suo passato e le sue nostalgie fasciste e fu tra gli organizzatori, con altri esponenti del Movimento Sociale Italiano, della manifestazione neofascista del 12 aprile 1973, vietata dalla Questura di Milano, nel corso della quale e degli incidenti provocati dai neofascisti venne ucciso Antonio Marino, Guardia di pubblica sicurezza, insignito il 5 maggio del 2009 dalla Presidenza della Repubblica della Medaglia d’Oro al merito civile. Poco importa se gli organizzatori della manifestazione furono assolti dalla Magistratura. La responsabilità politica degli incidenti ricade tutta sui promotori. ANPI e ANED ritengono che le iscrizioni al Famedio siano riservate ai cittadini che hanno dato lustro a Milano, città Medaglia d’Oro della Resistenza. Non é questo il caso di Franco Servello che si è sempre richiamato alle nostalgie del ventennio fascista.
Consideriamo questo atto gravemente contraddittorio con la dichiarata sensibilità espressa dall’Amministrazione Comunale che, tra le priorità inserite nel suo programma di governo, ha posto il valore dell’antifascismo.
Questa dolorosa ferita a Milano, capitale della Resistenza, tanto più grave in un momento in cui assistiamo al rifiorire di movimenti neofascisti e neonazisti, é inaccettabile e va assolutamente sanata.
Roberto Cenati, Presidente ANPI Provinciale di Milano.
Leonardo Visco Gilardi, Presidente ANED di Milano.
26 Ottobre 2015
1 Comment
Può un fascista mai pentito come Servello, essere considerato un cittadino illustre di Milano?
Mi rendo conto che in questa fase storica, dove si esalta il superamento di ogni ideologia, ogni disquisizione possa apparire superflua, ma per me non è così.
Milano è ancora, piaccia o no ai revisionisti di ogni sorta, città medaglia d’oro della Resistenza.
Se così è, Servello non ha diritto ad avere una lapide nel Cimitero Monumentale di Milano.
Non sono d’accordo nel considerare uguali tutte le morti.
Ed ha poco senso in questo caso, confondere tutto ciò con la pietà umana.
Ho sentito parole cattive verso questa scelta dell’ANPI.
Qualcuno si chiede se abbia ancora un senso.
Per me, l’antifascismo rimane un valore essenziale per chi ha a cuore la democrazia.
Perchè voler negare la storia e premiare la memoria di chi avrebbe desiderato la vittoria storica del fascismo?
Sono molto curioso di conoscere quanto dirà in merito, durante la cerimonia del 2 novembre, il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo.
Basilio, che ha sempre rivendicato il suo antifascismo, è tra coloro che hanno espresso parere favorevole alla lapide di Servello.
Caro Basilio… sono pronto ad ascoltarti.