Scrivere: “Coronavirus: tre turisti italiani positivi a Cuba” oltre a dare (volutamente?) l’impressione che i ragazzi abbiano contratto il virus sull’isola, occulta un fatto fondamentale, che Cuba prima dell’arrivo di questi 3 giovani era priva di ammalati di coronavirus e viceversa si intende dare una visione di Cuba come quella di un paese dove ci si ammala.
Come descritto dettagliatamente dai giornali cubani (primo link) i giovani erano arrivati sull’isola da circa 24h quando già manifestavano i sintomi respiratori e sono stati ricoverati. Il giorno seguente le analisi hanno accertato la patologia.
È evidente quindi che non si sono contagiati sull’isola, ma hanno portato il virus dal loro paese dando luogo ai primi casi accertati di coronavirus a Cuba.
Ben diverso il trattamento che la Repubblica fornisce poche righe più in basso all’Australia.
Dove, nel parlare del contagio avvenuto in quel paese dell’attore statunitense Tom Hanks e di sua moglie, presenti sull’isola da tempo per una produzione, si scrive “primi casi in Australia” e non “Coronavirus: Tom Hanks positivo in Australia”.
Anche la foto pubblicata non c’entra nulla con il titolo poiché, come scrive la Repubblica sulla sua pagina facebook, si riferisce a 2 medici di Wuhan prima della chiusura dell’ospedale temporaneo per aver dimesso tutti i pazienti guariti.
Ai meno accorti questi potrebbero sembrare dettagli di poco conto, ma non è necessario essere esperti di comunicazione per sapere che i messaggi subliminali introdotti nelle notizie, nei film, nei video sono ormai alla base delle campagne mediatiche sia politiche che commerciali.
Il lavoro di opinion makers, psicologi e spin doctors si basa sulla diffusione del messaggio politico a favore o denigratorio non solo in forma diretta, ma anche e soprattutto in forma indiretta.
Numerosi studi affermano che quando il lettore o lo spettatore ascolta un messaggio chiaramente politico tiene “la guardia alta” e spesso è diffidente, quando invece il messaggio politico arriva attraverso un vettore diverso (sport, salute, gossip, cronaca) raggiunge il bersaglio nel 100% dei casi.
Ecco quindi la tecnica sofisticata dei media: denigrare un paese non necessariamente attaccandolo politicamente, ma facendolo attraverso notizie manipolate di cronaca, sport, salute, cibo, moda, usi e abitudini ecc ecc.
Caracas 12-03-2020
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