COMUNICATO DELEGATI E LAVORATORI INDIPENDENTI PISA
E’ di pochi giorni fa la risposta della assessora Capuzzi che annuncia il rifinanziamento per il 2016 delle attività organizzate dallo sportello anti violenza presso la Casa della donna. Resta il fatto che in attesa dei bilanci dei vari Enti locali numerose cooperative e associazione siano prive delle risorse da anticipare per le attività previste
Ci piacerebbe conoscere dalla Sds e dalla assessora Capuzzi quanti e quali progetti negli ultimi anni sono stati ridimensionati o sospesi, dalle cooperative vorremmo sapere se e quanti posti di lavoro sono andati perduti (o
quante ore si sono perse riducendo ulteriormente i contratti part time)
Sarebbe utile rendere noti dati e progetti proprio a tutela della trasparenza, per avere elementi concreti sui quali avviare un confronto con i lavoratori, i sindacati e la cittadinanza utente dei servizi socio sanitari
– Ci sono poi altre domande che meriterebbero risposta, per esempio non capiamo quale sia il modello di gestione della società della salute e i rapporti da intraprendere con le cooperative
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– Il terzo settore viene da tempo considerato alla stregua del lavoro interinale, la logica è quella degli enti pubblici che ricorrono al personale delle cooperative a proprio piacimento con ampio ricorso alla flessibilità e con la massima convenienza economica.
– La Regione Toscana è la grande assente e servirebbero linee guida ben definite e chiarezza sui fondi destinati ai servizi socio sanitari soprattutto ora che tra pareggio dei bilanci negli enti locali e approvazione degli stessi in ritardo regna sovrana la incertezza
– Non è chiaro che cosa intenda l’assessora Capuzzi quando parla di cambiare il modello organizzativo e gestionale, del resto è implicita la richiesta di riduzione dei costi e di conseguenza delle ore e dei posti di
lavoro. Sappiamo che il personale pesa nel bilancio della Sds per il 35\40% circa ma forse i dati sono piu’ bassi, sarebbe utile capire come vengono spesi tutti gli altri soldi perchè i risparmi non avvengano sulla pelle di
lavoratrici e lavoratori per lo piu’ part time con stipendi mensili al di sotto della soglia di povertà. Da qui bisogna ripartire, dalla certezza che non siano questi posti di lavoro da tagliare vista una situazione diffusa di precarietà ,
di part time, una situazione che la sds dovrà affrontare e risolvere restituendo dignità a salari e attività lavorative socio sanitarie
DELEGATI E LAVORATORI INDIPENDENTI PISA
12 luglio 2016