I nuovi bombardamenti su Gaza e l’ulteriore repressione israeliana in Cisgiordania non ci lasciano indifferenti.
L’Unione Sindacale di Base insieme alle altre organizzazioni del sindacalismo di classe legate alla WFTU sostiene nella maniera più convinta la resistenza del popolo palestinese contro l’occupazione sionista.
Ad un mese dall’insediamento del Governo di unità nazionale palestinese, l’omicidio dei tre giovani israeliani, le cui dinamiche rimangono ancora oscure, è stata l’occasione per una violenta escalation nei confronto del popolo palestinese.
L’omicidio del giovane di Mohammed Abu Khdeir, ragazzo sedicenne arso vivo da coloni israeliani, è la ovvia conclusione di una campagna di odio lanciata dai gruppi oltranzisti, da sempre tollerati e giustificati dallo Stato israeliano. E’ bene ricordare che i coloni con i loro insediamenti in continua espansione, rappresentano una forza armata irregolare ma perfettamente integrata nel sistema di occupazione israeliano.
L’operazione “Protective Edge” scatenata da Israele il 7 luglio sulla Striscia di Gaza, con 160 bombardamenti in soli 2 giorni, ha ucciso più di 40 persone e provocato oltre un centinaio di feriti a cui si aggiungono la distruzione di siti civili come scuole e acquedotti. Il richiamo di almeno 40mila riservisti israeliani è, purtroppo, la conferma di un probabile incrudimento della repressione sionista a danno dei palestinesi.
Il nuovo massacro e le nuove distruzioni israeliane sono state attivate in prossimità del 10° anniversario della Sentenza della Corte Internazionale di Giustizia che, il 9 luglio 2004, ha condannato il muro israeliano innalzato in Palestina. Come nel 2004, Israele continua ad essere sordo a tutte le sentenze che condannano la sua politica di aggressione e di occupazione.
L’USB esprime solidarietà al popolo palestinese, alle organizzazioni politiche e sindacali del movimento di liberazione, ai familiari delle vittime, ai palestinesi in Italia.
Condanna l’ennesima aggressione avviata da Israele con il placet statunitense e con il silenzio complice dell’Unione Europea e del Governo delle larghe intese di Matteo Renzi.
Denuncia il lavoro sporco svolto dai media a favore di questo ennesimo crimine contro il popolo di Palestina.
L’USB esprime appoggio e invita alla partecipazione alle varie iniziative che in questi giorni si stanno svolgendo in varia città italiane in solidarietà al popolo palestinese.
Vita terra e libertà per il popolo palestinese
09/07/2014