di Mariangela Tessa
NEW YORK (WSI) – “Sono d’accordo sul fatto che l’Italia rappresenti un punto di domanda per l’euro in questo momento. In particolare, lo è per la debolezza del suo sistema bancario sistema bancario. È qualcosa che Matteo Renzi deve trovare il modo di risolvere. Credo che ci sia volontà, certamente da parte della Germania, di essere collaborativi. La Germania sostiene gli sforzi dell’Italia e questo è importante per arrivare a una soluzione”.
La pensa così il finanziere 85enne George Soros che, intervistato da ‘il Corriere della Sera’ sulla situazione in cui versano le banche del nostro Paese ha detto:
“Di certo, ora bisogna aspettare l’esito degli stress test dell’Autorità bancaria europea sugli istituti alla fine di luglio”. Sul bail-in, Soros ritiene che “vada trovato un qualche punto di compromesso in base al quale il bail-in si applica agli investitori istituzionali che hanno quei titoli di debito, ma il pubblico verrebbe compensato perché non era stato informato adeguatamente dei rischi”.
Un commento e’ arrivato anche sulla situazione politica e in particolare sul M5S: “Sono meno preoccupato di questo. Credo che Renzi sia abbastanza abile, è un politico molto abile, da non permettere che si arrivi a un referendum che lui rischia di perdere”.
Sul problema dell’immigrazione flussi migratori, per Soros la situazione non rimarrà tranquilla a lungo, perché “quando i numeri cresceranno, anche gli atteggiamenti cambieranno e diventeranno negativi”.
Un brutto scenario, specie perchè, secondo Soros, è la stessa Unione europea a non voler mettere in atto politiche di accoglienza efficaci, pur avendo fondi di bilancio inutilizzati: “Manca la volontà politica”.
E proprio su quest’argomento, in un articolo sul Foreign Policy, il finanziere dichiara che per risolvere la questione migratoria “l’Unione europea dvrebbe stabilire un target garantito di almeno 300.000 rifugiati dal Medio Oriente (per un budget da 30 miliardi di euro, una somma che secondo Soros non è particolarmente alta, in quanto tutto potrebbe essere finanziato dai debiti e dalle tasse).
I 300.000 migranti dovrebbero essere accolti e inseriti in Europa ogni anno, un totale che, si spera, potrebbe essere accolto anche da altri Paesi extra-europei. – Ciò dovrebbe essere sufficiente a dissuaderli dal rischiare la vita cercando di attraversare il Mediterraneo, specialmente se il raggiungere l’Europa in modo illegale, tramite l’aiuto degli scafisti, comportasse l’esclusione a che venga loro riconosciuto lo status di autentici richiedenti asilo”.
E per finanziare l’accoglienza, “nuove tasse europee dovranno prima o poi essere imposte”.
21 luglio 2016