L’antropologo francese Claude Lévi-Strauss in un saggio disse: “Lo scienziato non è l’uomo che fornisce le vere risposte, è quello che pone le vere domande”. Una celebre frase che può riguardare anche altre professioni come quella dei giornalisti e i magistrati. Ed ecco, dunque, che attorno a questa idea di Struss, ANTIMAFIADuemila organizza una conferenza in occasione del 31° anniversario della strage di via d’Amelio, in cui venne ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme agli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Un convegno in cui porre le “vere domande” sulla “strage Borsellino, l’agenda rossa e i mandanti esterni”, come sottolinea il titolo dell’evento. Domande necessarie dalle quali, con molta probabilità, scaturiranno risposte scomode, crude, difficili da metabolizzare, ma fondamentali per andare a colmare quel debito che il Paese ha nei confronti dei familiari delle vittime della strage.
Ospiti della conferenza saranno Salvatore Borsellino, fratello di Paolo e fondatore del Movimento Agende Rosse; l’ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato (oggi senatore M5Stelle); il magistrato Gianfranco Donadio; e il procuratore aggiunto a Firenze Luca Tescaroli (contributo video). Il tutto introdotto dal direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni.
A porre le “vere” domande ai relatori, come le chiamò Strauss, sarà il caporedattore di ANTIMAFIADuemila, Aaron Pettinari, il quale assieme agli ospiti analizzerà chi ha veramente ordinato la morte di Borsellino e perché? Dopo la sentenza del processo Trattativa Stato-mafia si può ancora affermare che il gotha di Cosa Nostra abbia accelerato il progetto di attentato? Chi ha preso l’agenda rossa dall’auto in fiamme? E quali presenze occulte si sono aggirate in via d’Amelio negli attimi immediatamente successivi all’esplosione? Chi sono i soggetti esterni a Cosa nostra che hanno giocato un ruolo nella realizzazione della strage? E, infine, quali sono quegli “ibridi connubi” che hanno voluto la morte prima di Giovanni Falcone e poi, con molta probabilità, di Paolo Borsellino 57 giorni dopo la strage di Capaci?
Tutte domande disattese – o parzialmente soddisfatte – nonostante il prezioso contributo fornito da magistrati, forze dell’ordine, pentiti di mafia e giornalisti nell’emergere della verità. Interrogativi sui quali è necessario far chiarezza per il pieno raggiungimento di verità e giustizia. Soprattutto in un periodo storico come quello attuale in cui, a 30 anni di distanza dalle stragi politico-mafiose del 1993 che colpirono Roma, Firenze e Milano, è in atto un processo di normalizzazione e di restaurazione nel Paese anche nei confronti di soggetti pregiudicati – ad esempio il deceduto Silvio Berlusconi – che hanno avuto rapporti conclamati (diretti o indiretti) con esponenti di spicco di Cosa nostra.
Di questo e tanto altro ne parleremo lunedì 17 luglio 2023, ore 19:30, presso l’Auditorium Teatro Golden di Palermo (Via Terrasanta, 60). La serata sarà arricchita dalle letture dell’attrice Sonia Bongiovanni che leggerà Nino Di Matteo.
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