In Commissione antimafia mostrato il fotofit
“Età 25 anni, corporatura magra, capelli scuri, corti e lisci, alta circa 1,70“. Ecco la descrizione della donna che ventisette anni fa fu notata da un testimone nei pressi del luogo della strage di via dei Georgofili, a Firenze, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993. Oggi il quotidiano La Repubblica ha pubblicato l’immagine del fotofit che è stata mostrata nei giorni scorsi in Commissione antimafia, nell’audizione del magistrato Gianfranco Donadio, consulente del gruppo che si occupa di stragi e trattativa Stato-mafia.
Quell’identikit, realizzato grazie alla descrizione effettuata da un portiere di un palazzo di via Bardi, è stato rinvenuto in un archivio dei carabinieri di Firenze.
E’ emerso che quel “fotofit” fu trasmesso alla procura, ma non venne mai diffuso (a differenza di altri identikit). Inoltre il portiere, che ha raccontato quel che aveva visto quella sera, compreso “una cartina di Firenze, a colori, dove erano cerchiati due punti della città in rosso” e la consegna, da parte di due giovani, “di una borsa a un uomo sceso da un Fiorino“. E proprio un Fiorino fu il mezzo utilizzato per compiere la strage è proprio. Donadio nella sua audizione ha ricordato che anche “nella strage successiva di via Palestro dalla Fiat uno era discesa una donna“. Che sia la stessa donna? Il sospetto resta forte perché una fonte del Sisde la descrisse indicando proprio quella “pettinatura a caschetto” rappresentato anche nell’identikit di Firenze. Ventisette anni dopo si torna a scavare sui nuovi dettagli.
23 Febbraio 2020