L’analisi di Paolo Fior
La norma che doveva rafforzare i requisiti di onorabilità previsti per gli amministratori delle società pubbliche ha un buco: decade solo chi è riconosciuto colpevole di determinati reati, come quelli contro la pubblica amministrazione, tributari o legati alla criminalità organizzata. Omicidio, lesioni, violazioni della normativa ambientale e di quella per la sicurezza sul lavoro non rientrano nell’elenco