Redazione– Gli Usa si sarebbero macchiati di crimini di guerra. Almeno, questo è quanto sostiene il Procuratore Capo del Tribunale Penale Internazionale, specificando che le forze armate e la Cia hanno commesso crimini di guerra e torturato detenuti in Afghanistan e non solo, e, per questo, potrebbero essere processati, anche se Washington non ha aderito alla Corte internazionale.
“Gli appartenenti alle forze armate e all’intelligence hanno sottoposto almeno 61 detenuti a torture, trattamento crudele e oltraggi alla dignità personale sul territorio dell’Afghanistan tra il 1 maggio 2003 e il 31 dicembre 2014”, stando al rapporto pubblicato dall’ufficio del procuratore Fatou Bensouda appena ieri.
Nel rapporto si legge inoltre che agenti della Cia potrebbero hanno infierito su almeno 27 detenuti in Afghanistan, Polonia, Romania e Lituania, che sono stati sottoposti a “torture, trattamenti crudeli, oltraggi alla dignità personale e a stupri” tra dicembre 2002 e marzo 2008.
I procuratori del tribunale internazionale dovranno pertanto decidere “se chiedere l’autorizzazione ad aprire un’indagine su larga scala in Afghanistan che potrebbe portare alla contestazione dei crimini di guerra”.