Discorso di Stalin alla riunione plenaria del gruppo comunista del Consiglio Centrale dei sindacati dell’Unione Sovietica
19 novembre 1924
Premessa
Il 1924 non è solo l’anno della morte di Lenin, ma è anche l’anno in cui Leone Trotzki crede sia arrivato il momento di spostare l’asse della strategia del partito bolscevico sferrando un attacco a fondo alla dirigenza attraverso la pubblicazione de ‘Le lezioni dell’ottobre’. Stalin con una puntuale ricostruzione degli avvenimenti che precedono la presa del potere mette in evidenza il carattere strumentale e la natura delle contestazioni di Trotzki con un discorso, ‘Trotzkismo o Leninismo?’ che diventerà una pietra miliare dello scontro negli anni successivi fino al 1929, quando il teorico della rivoluzione permanente viene spedito in esilio in Turchia.
Il titolo del discorso, il cui testo fu pubblicato il 26 novembre 1924 sulla Pravda, centra la questione essenziale: Trotzkismo o leninismo? In altre parole, qual’è la strada che il partito bolscevico deve seguire dopo la morte di Lenin? Nei fatti la scelta è già tracciata perchè il partito bolscevico è saldamente sotto la direzione di Stalin e l’unico modo per indebolire questa direzione è portare il discredito sul gruppo dirigente cercando di dimostrare che esso, nei momenti decisivi della rivoluzione, avrebbe seguito una linea antileninista e opportunista.
Di fatto, noi sul sito dell’Associazione, con la raccolta di scritti di Stalin alla vigilia della rivoluzione d’ottobre (Strumenti n. 1) abbiamo già anticipato le sue posizioni, che coincidono perfettamente con la posizione di Lenin. Trotzki però, senza citare esplicitamente Stalin, si appropria dell’eredità leninista che nel 1917 fu alla base delle ‘Tesi di aprile’ per scagliarla contro la nuova dirigenza con una operazione provocatoria e indebita. Sul sito dell’Associazione pubblicheremo al riguardo gli scritti di Lenin prima dell’insurrezione relativi al dibattito nel partito, uno scritto di Stalin contro la destra e la lettera di Kamenev e Zinoviev, futuri compagni di strada di Trotzki, pubblicata alla vigilia dell’insurrezione nella quale, essi sì, denunciano ‘l’avventurismo’ di chi la stava preparando.
Nel considerare le ragioni per cui Trotzki si accanisce contro la ‘destra’ del partito, in realtà contro Stalin, dobbiamo tener presente che nel 1924 egli era stato già sconfitto e isolato nel partito. La sua sconfitta viene da lontano. Ai compagni e alle compagne che seguono il nostro lavoro devono essere chiare, difatti, tre cose:
1. Trotzki non è stato mai né un bolscevico né un leninista. Gli scritti di Lenin contro Trotzki sono ben noti. Si trovano nelle opere complete pubblicate in Italia dagli Editori Riuniti e nella raccolta, del 1975, sempre degli Editori Riuniti, curata da Luciano Gruppi dove si evidenziano le caratteristiche mensceviche del personaggio che, si badi bene, confluirà nel partito bolscevico solo nell’estate del 1917. Quindi era il meno autorizzato a dare lezioni di leninismo.
2. Trotzki, pur aderendo al partito bolscevico e ricoprendo incarichi nel corso della rivoluzione, si è continuamente scontrato, in concreto, con Lenin su questioni non secondarie come in occasione della pace di Brest o sul progetto di militarizzazione dei sindacati. Anche sulle vicende della conduzione della guerra civile si aprì lo scontro sulla sua condotta che lo portò alle dimissioni da commissario del popolo.
3. A partire dal 1924 il ruolo di provocazione di Trotzki è diventata la costante di un comportamento intellettualistico e falsamente rivoluzionario che è servito all’imperialismo e ai servizi ad esso collegati per tentare di contrastare il consolidamento dell’URSS e del movimento comunista. Lo scontro con Trotzki non è stato dunque una discussione tra comunisti, ma tra questi e un personaggio che Gramsci, nei Quaderni, stigmatizzandone il comportamento, definiva un cosmopolita, uno cioè incapace di penetrare la dinamica della rivoluzione russa.
Lo studio del Trotzkismo e della cultura di cui è portatore anche tra i suoi epigoni odierni è per i comunisti un dato essenziale che è ben definito dall’alternativa posta da Stalin nel suo scritto: Trotzkismo o leninismo? Anche di questo ci occuperemo in futuro nel corso del nostro lavoro.