C’è un saggio adagio popolare che si presenta così: “Tu sei quello che mangi“. Niente di più vero.
Mentre i ricchi borghesi (e i loro lacchè) delle multinazionali mangiano cibi provenienti da coltivazioni accuratamente biologiche, non OGM, ecc. vorrebbero che noi, invece, ci alimentassimo con ben altro.
Guardate questo eloquente video che dimostra la faticosa battaglia di alcuni onesti allevatori, coltivatori statunitensi e su cosa vorrebbero prospettarci le multinazionali con i vari scambi commerciali come il TTIP, CETA…
La tecnica delle multinazionali è stata quella di aver fatto passare leggi (sicuramente arbitrarie) negli USA e nel mondo sui brevetti, dove chi semina le loro sementi rimanga vincolato, vita natural durante, alla proprietà del marchio. Sarebbe come dire che uno acquistando un prodotto confezionato al supermercato non sia padrone di quanto comprato perché il produttore può richiederlo indietro o, peggio ancora, non possa farsene uno identico a casa propria perché somiglia a quello del grande magazzino.
Ma dov’è finita la libera iniziativa della tanto decantata libertà individuale statunitense? Ditelo che era una bufala, che serviva per tenere docili gli oppressi.
Il capitalismo racconta tante di quelle frottole per impedire al mondo di progredire e migliorare tanto da investire miliardi di dollari in armi e sincerarsi che questi ultimi non possano ribellarsi. Ecco perché bisogna impedire che questa barbarie anti-umanitaria prosegua oltre.
Qualcuno dovrebbe domandarsi, poi, perché i capitalisti hanno (dis)educato milioni di persone e fatto odiare il comunismo in quanto cultura della pianificazione del benessere collettivo… in un mondo di eguali.
MOWA