di Alberto Battaglia
Da lunedì scorso il testo provvisorio del Ttip, il trattato di libero scambio in fase di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea, è disponibile per una consultazione di un’ora presso la sede ministeriale di via Veneto a Roma.
L’accesso, riservato ai parlamentari e ai funzionari governativi, è rigorosamente controllato: vietati gli smartphone e qualsiasi riproduzione dei brani del trattato. Da un lato è la prima volta, scrive il ministero dello Sviluppo economico, che il testo di un trattato viene reso accessibile prima della fine delle negoziazioni, dall’altro il tempo a disposizione è estremamente risicato per il corposo faldone: farsi un’idea complessiva del contenuto è talmente difficile da rendere quest’operazione “trasparenza” una “operazione di facciata”.
La pensa così la deputata del Movimento 5 stelle Silvia Benedetti, che ha potuto accedere al testo traendone quanto basta per confermare tutte le paure che gravitano intorno a questo negoziato: “Abbiamo scoperto il segreto, ora sappiamo il vero scopo del Ttip: servirà agli Usa per scardinare il nostro mercato. Abbiamo la conferma della volontà dei manovratori di agire indisturbati”, dice la deputata a Repubblica.
Il Ttip proprone la creazione di un mercato fra Usa e Ue che armonizzi le regole sugli standard qualitativi e rimuova i dazi residui, in modo da incrementare la concorrenza, il volume degli scambi e, quindi, la crescita complessiva. Il problema è che, per raggiungere un compromesso sui nuovi standard, si paventa che le elevate tutele europee saranno abbassate per consentire l’accesso di prodotti americani meno controllati, specialmente nel settore alimentare.
“Il vero e unico obiettivo dell’accordo”, spiega la Benedetti, “è togliere tutti gli ostacoli normativi, burocratici e amministrativi al commercio. Sul piano alimentare, in particolare, il dato più stridente è la forte pressione degli Usa, che scalpitano per conquistare i mercati europei. Mentre da parte dell’Europa la tutela delle Dop, Igp e Doc è ancora troppo debole. L’effetto sarà di aprire i nostri supermercati a prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza conquistati dai consumatori europei”.
L’apertura del ministero verso i contenuti del futuro Ttip resta solo teorica secondo la deputata a 5 stelle: “Se non conosci già a fondo l’argomento è impossibile cavarci qualcosa il tempo a disposizione è troppo poco. Visto che si tratta di scelte che riguarderanno la vita di tutti, concedere un’ora sola per leggere integralmente gli atti negoziali è una presa in giro”.
Il Mise, da parte sua, si è reso disponibile a “prolungare l’orario di consultazione”. I contenuti, comunque sia, non devono diventare di pubblico dominio: lo testimoniano le misure di sicurezza raccontate dalla Benedetti.
“Non si possono fare fotografie o fotocopie, soltanto prendere appunti in modo rapido e sommario. Non è concesso infatti trascrivere interi paragrafi. Non si viene lasciati soli ma si sta per tutto il tempo sotto la sorveglianza di un funzionario”.
1 giugno 2016