Svelata la corrispondenza segreta tra un senatore Usa e il premier dell’Ucraina. Lotte interne a Kiev
Lettera segreta del senatore statunitense Richard J. Durbin al primo ministro ucraino Yatsenyuk accusato di essere un burattino in mani americane. Ogm e nucleare gli argomenti. Gli Usa spianano la strada alle multinazionali dell’alimentazione e al biotech. Kiev obbedisce ma ora è faida interna
di Massimo Lauria
A Kiev è faida interna ai vertici ucraini. La resa dei conti si sta consumando tra il presidente Petro Poroshenko e il primo ministro Arseniy Yatsenynuk. Ma i congiurati parlano yankee, almeno secondo l’ex ministro degli Esteri ucraino Leonid Kozhara, che ha pubblicato una copia di una lettera inviata dal senatore statunitense Richard J. Durbin al primo ministro ucraino Yatsenyuk. Il testo circola da qualche giorno sul web. Durbin è preoccupato che le rimozioni decise dal presidente Poroshenko possano rendere complicati i rapporti tra Kiev e Washington, o forse con suoi amici e clienti.
In particolare il senatore americano teme che l’annunciato allontanamento del ministro per le politiche Agricole e Alimentari Oleksiy Pavlenko, possa rendere impervia la strada ‘della cooperazione’ tra i due Stati. ‘E minare gli accordi commerciali che legano le aziende agricole ucraine agli Usa’. Stessa preoccupazione per la sorte di Yuri Nedashkovsky, il presidente di Energoatom, colosso nazionale dell’industria nucleare, con cui gli Stati Uniti stanno sviluppando un intenso programma atomico. Perché tante e tali sensibilità statunitensi? Amore disinteressato? Strane missive, compromettenti per entrambi gli interlocutori.
‘Scrivo per assicurare che il Senato degli Stati Uniti Le estende la propria fiducia, condividendo le Sue preoccupazioni per i licenziamenti in atto di figure chiave della leadership ucraina da parte del Presidente Petro Poroshenko’, scrive Durbin. E poi: ‘Vorrei informarvi, inoltre, che il Senato americano ha preso in considerazione la Sua proposta riguardo il ministro degli Affari Interni Arsen Avakov, il Ministro dell’Energia e del Carbone Volodymyr Demchyshyn e il capo della società Ukrgasvydobuvannya Sergei Kostyuc. La maggior parte dei senatori concordano che né il signor Demchyshyn, né il signor Costyuc soddisfino le esigenze di lavoro’.
Il senato degli Stati Uniti dà i voti ai ministri ucraini? Scambio di opinioni o consigli a cui non si può dire di no? Dalla lettera Yatsenyuk appare un burattino in mani americane. Secondo esponenti politici ucraini, il premier ultranazionalista non farebbe un passo senza il permesso di Washington. E la ragione appare chiara: il programma di aiuti da parte del Fondo monetario internazionale, l’Fmi della ineffabile signora Lagarde, e della Banca mondiale. Quei 17 miliardi di euro dati nel 2014 pesano come una montagna sulla libertà di movimento del governo ucraino. E gli Usa sono pronti a ricordarlo senza troppa timidezza.
La compromettente lettera del senatore Usa al premier ucraino
Secondo l’Oakland Institute con sede in California, l’invio dei soldi ha aperto la strada ad esempio alla coltivazione degli Ogm e all’accaparramento straniero di grandi quantità di terra. Quello che viene definito land grabbing. Ora le parole del senatore di Obama sul ministro dell’Agricoltura sono più chiare. Gli Usa da tempo stanno spianando la strada alle loro multinazionali dell’alimentazione. Sul biotech la politica di Kiev ha cambiato rotta e qualcuno vede nello sviluppo degli Ogm un’altra buona ragione per non fermare la guerra con Mosca.
6 luglio 2015