di Danilo Tosarelli – Milano
Quel cattivone di Giuseppe Conte sta proprio antipatico a molti.
Il suo è un ruolo scomodo e sempre soggetto a critiche.
Personalmente lo considero un uomo onesto prestato alla politica.
Ecco perchè ho condiviso l’appello apparso sul Manifesto il primo maggio.
Vi invito a leggerlo.
Un appello firmato da insegnanti, medici, baristi, preti di frontiera.
Un appello per fermare gli attacchi strumentali al governo Conte, in una fase molto delicata per il Paese.
SONO
Molte le critiche da destra e da sinistra.
Il Secolo d’Italia, storico quotidiano della destra, si insinua sapendo di toccare un nervo scoperto a sinistra.
Cita la deriva securitaria che avrebbe contagiato i Pretoriani Rossi di Conte.(?!)
Piero Sansonetti, direttore del Riformista, arriva a definirlo il governo più forcaiolo della storia della Repubblica.
Lasciatemi dire…. addirittura?
Ma i grandi accusatori, sono coloro che si ritengono i veri paladini della democrazia e della Costituzione.
Quella parte di ceto intellettuale democratico che considera Conte non all’altezza della situazione.
Oppure che lo accusa di atteggiarsi quasi a dittatore, calpestando i diritti e la Costituzione.
Per fortuna non tutti la pensano così.
L’appello del Manifesto ha raccolto in 3 giorni oltre 16 mila firme.
Aldo Giannuli è uno stimato politologo, storico, saggista.
Da sempre a sinistra, dopo un breve abbaglio 5stelle.
Giannuli afferma che sono state varate misure pericolosissime sul piano della sicurezza democratica.
Conte non è Orban, nè Bolsonaro o Mussolini. Non ha il physique du role.
Lo spirito non è però molto diverso.
Queste sono macchiette…ma se al loro posto ci fosse un Orban?
Non correremmo il rischio di una soluzione ungherese?
Il suo video si conclude con un grido d’allarme assai inquietante.
“Le nostre istituzioni democratiche non sono mai state in pericolo come in questo momento“.
In passato ho avuto modo di condividere analisi e ragionamenti di Giannuli, ma adesso….
Ho già avuto modo di scrivere su tutto ciò, ma giova ripetere, ribadire.
Per favore, qualcuno è disponibile a perdere del tempo per convincermi che sono un ingenuo?
IN SINTESI LE MIE OPINIONI.
Dove lo vedete questo attacco alla democrazia?
Possono essere un pericolo il PD, il M5S e LEU?
Non li ho mai votati, ma la loro storia ed i loro valori portanti sono per me una garanzia.
Si è parlato tanto di Stato di Polizia durante l’emergenza sanitaria. Molti continuano a sottolinearlo.
L’articolo 16 della Costituzione è per me già una risposta, ma non tutti lo conoscono per comprenderlo.
Chi lo mette in discussione è in malafede e sa che il Covid 19 è una brutta bestia ed è assai insidiosa.
Facile criticare chi ha dovuto fare scelte difficili in una situazione di grave emergenza.
Qualcuno è in grado di sostenere che i controlli delle forze dell’ordine non fossero necessari?
Pareri discordanti fra la gente, tutti degni di attenzione.
In ogni caso non condivido che vi sia stato un attacco alle libertà individuali.
Lascio ad altri spiegare qualsiasi ipotesi di complotto.
Ma quando si parla di Stato di Polizia, non affidatevi a wikipedia.
Chi lo fa, vuole agire sull’immaginario collettivo.
Non so voi, ma il mio immaginario collettivo corre alle torture ed agli stadi cileni di Pinochet.
Corre ai desaparecidos argentini ed alle repressioni perpetrate dal regime dei colonnelli greci.
Corre alle gravissime violenze ed agli abusi della polizia italiana durante il G8 di Genova del 2001.
Corre, corre, corre… facendo scattare una sorta di rancore generalizzato, nei confronti di chiunque indossi una divisa.
Proprio perchè anche io indosso una divisa, non credo di meritarmi questa accusa.
Non mi sembra buona cosa.
In questo modo non si semina consapevolezza, bensì zizzania.
Quanto ci sarebbe bisogno a sinistra, di aprire una seria riflessione su legalità e democrazia.
Purtroppo noi non troviamo ascolto
Non spetta a me difendere in toto l’operato di questo governo.
Sarebbe un grave errore e peccherei di fideismo.
Per me in politica non deve esistere.
So vedere luci ed ombre e credo onesto ammetterlo.
Interpretare la politica non è così facile ed i giudizi poco motivati lasciano il tempo che trovano.
Trovo stucchevole chi ha un atteggiamento pregiudiziale che non ammette repliche.
Purtroppo spesso, non accompagnato da proposte praticabili e credibili.
Posso affermare, che secondo me alcune critiche sono fini a loro stesse?
Questa coalizione è nata per sbarrare la strada ad un possibile governo Salvini, Meloni , Berlusconi.
L’uomo dei pieni poteri è ancora in agguato.
Credo anch’io che il governo Conte non sia il migliore dei governi possibili, ma è oggi il meno peggio.
Qualcuno di questi intellettuali democratici liberali se ne è dimenticato?
Se dovesse cadere questo governo, quali le prospettive?
Non posso rinnegare la mia storia, i miei valori e la mia cultura.
Ma da tempo ho una visione disincantata della politica.
Questa sinistra così saccente e così miope non è per me attrattiva.
Mi piacerebbe porre una domanda a questi implacabili oppositori ed instancabili rivoluzionari.
Con quale proposta politica e su quale formazione politica vogliamo convogliare il nostro dissenso?
Io la risposta la cerco e con rammarico vi confesso che non l’ho ancora trovata.
2 Comments
Ci scrive, il 27 mag 2020 alle ore 08.31, Marco Valeriani:
Buona giornata gent.issimi,
condivido quasi in toto l’articolo del compagno Tosarelli che probabilmente ha capito la situazione anche grazie alla “deformazione professionale” avendo compreso che le situazioni emergenziali – autenticamente emergenziali come questa – esistono e non possono essere affrontate con i “mezzi ordinari” legislativi e di governo. E poi perchè tutto questo accanimento nei confronti di un governo che, nel bene e nel male, deve prendere decisioni in una fase delicatissima per il nostro paese ? Ma non si dovrebbe quantomeno registrare una qualche forma di collaborazione fra le forze politiche così come è accaduto ai tempi del Compromesso Storico quando allora l’emergenza era stata causata dalla stagflazione petrolifera, dai tentativi eversivi per affossare la democrazia parlamentare e dal terrorismo sempre più “diffuso”. La pandemia esiste e quasi tutti gli Stati hanno adottato certe misure per contrastarla e contenerla e pensiamo un attimo a cosa sarebbe successo se si fossero comportati diversamente… Parola mia, io non ho mai visto un governo ricevere tutti questi attacchi e tutte queste critiche gratuite che, peraltro, spesso dimenticano il contesto in cui si trova ad operare. Se poi si tratta di un governo che per quanto riguarda i consensi gode di ottima salute mi faccio un ulteriore domanda: il premier Conte dà fastidio perchè è riuscito a interpretare i bisogni e le istanze dei cittadini in barba alle elites politiche, economiche, finanziarie ed editoriali ? Non dimentichiamoci che, se non mancano gli attacchi da destra a sinistra – spesso con motivazioni opposte -, ci sono anche i giornaloni, le televisioni e il media maistream, presso cui Conte non riscuote simpatia. E chi cos’è il media mainstream ? Berlusconi, Agnelli, Elkann, Caltagirone, Cairo, Angelucci, ecc… Tutta povera gente !!! Io non mi preoccuperei della destra del Berlusconi “politico”, di Salvini e della Meloni ma di quel governo realmente presidenzialista guidato dal tecnico della finanza Mario Draghi e basato su una larghissima maggioranza che forse escluderebbe solo M5S e parte del PD, oltre, ovviamente a LEU che però è parlamentarmente poco influente. Se penso a tutto questo e ragiono da sinistra, corro subito a sottoscrivere questo appello del Manifesto.
Per il resto c’è la pura demagogia, la polemica inutile e controproducente e le disquisizioni teoriche astratte e decontestualizzate.
Saluti
Marco V
Ci riscrive, il 27 mag 2020 alle ore 11.18, Marco Valeriani:
Per concludere quell’articolo ha messo il dito nella piaga dell’attuale o delle attuali sinistra. Nel XX secolo la sinistra forte era quasi essenzialmente quella marxista o marxiana che ha cominciato a entrare in crisi nel corso degli anni Settanta. Durante gli Ottanta la crisi è diventata irreversibile ed è esplosa con la caduta del sistema sovietico che, se non proprio un modello, costituiva comunque un riferimento per molti aspetti. Dopodichè quella sinistra socialcomunista – almeno per come la conoscevamo – è sparita e si è dissolta e gli “eredi” non sono stati capaci di riprendersi e hanno aderito passivamente al sistema. Per altro verso sono rimaste le nostalgie, i vecchi slogan e antiche parole d’ordine che, però, si stanno rivelando inadeguate per affrontare i problemi della contemporaneità. Il buon Enrico Berlinguer se n’era accorto quando affermò che “la Rivoluzione d’Ottobre” aveva esaurito la sua spinta propulsiva.
Quindi che fare ? Bisogna necessariamente rinunciare ai valori della tradizione politica ? Ovviamente no, bisogna adattarli alla contemporaneità e integrarli con quegli strumenti di analisi che possano essere efficaci anche per l’azione politica. D’altronde il buon Marx aveva di fronte un mondo capitalistico che per molti aspetti era diverso da quello attuale. Si pensi solo all’espansione del mercato azionario…
Beh… E’ tutto
A presto
Marco V