di Leone Gatti
“Il piano di rinascita democratica (detto anche programma di rinascita nazionale o il Piano) era una parte essenziale del programma piduista e consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l’informazione.
Il piano è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 in un doppiofondo di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio Gelli, Maestro venerabile della loggia massonica P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia. È stato pubblicato negli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2. La sua materiale redazione da parte di Francesco Cosentino è stata la ragione per cui si è voluto definire quest’ultimo come la mente istituzionale della compagnia P2.
Leggi qui:
PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA
Secondo la Commissione Anselmi e lo stesso Gelli, la Loggia massonica P2 aveva duemilacinquecento iscritti !
Compreso • dott. Silvio Berlusconi (Milano, 625) all’epoca presidente Fininvest, dal 1994 più volte presidente del Consiglio.
Un elenco parziale potete trovarlo a questo link :
LISTA DEGLI APPARTENENTI ALLA P2
Tutti sottoproletari, democratici e progressisti, evidentemente, cui stava a cuore il destino dell’ Italia e della sua Costituzione, nata dalla Resistenza !
Il “Piano” era palesemente un programma di colpo di stato, ma spesso lo si conosce in modo superficiale e si pensa che si tratti di storia vecchia e superata. Nulla di più errato !
Il “Piano” prevedeva operazioni a breve, medio e lungo termine !
Testualmente nell’ introduzione vi si legge : “ …Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di procedimenti – anche alternativi – di attuazione ed infine nell’elencazione di programmi a breve, medio e lungo termine. Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione successivi al restauro delle istituzioni fondamentali. “
Al primo posto fra i soggetti di cui ci si deve “occupare” viene – dopo i partiti pro tempore – , guarda caso, la manipolazione della stampa: “ … la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattuttto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata.”
Seguono a ruota :
“c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella ricerca di un punto di leva per ricondurli alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scissione e successiva costituzione di una libera associazione dei lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qualita’ degli uomini da proporre ai singoli dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e scrupolosa applicazione delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza e’ subordinata al successo dell’operazione sui partiti politici, la stampa e i sindacati.
Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibilta’ di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo. Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accedibili soltanto dopo il buon esito della prima operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedra’ in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.”
A quali soggetti dare il compito di perseguire il golpe di breve, medio e lungo termine ?
Ecco: “Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell’operazione e’ la costituzione di un club (di natura rotariana per l’etereogenita’ dei componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonche’ pochissimi e selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unita’.
Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse, onesta’ e rigore morale, tali cioe’ da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno l’onere dell’attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e’ stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.”
Cominciate a capire quel che si progettava nel 1982 ? Ma soprattutto, quella che oggigiorno, dopo 33 anni, ci viene prospettata come la società delle riforme, delle novità, della rottamazione del vecchio?
Il “mondo politico” :
a) selezionare gli uomini – anzitutto – ai quali puo’ essere affidato il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciacuna rispettiva parte politica …
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria credibilita’ esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l’immediata nascita di due movimenti: l’uno, sulla sinistra …, e l’altro sulla destra …Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della societa’ civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l’anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale…”
Occorre essere maligni per pensare alla storia del nostro Paese negli ultimi 25 anni per arrivare a quella dei nostri giorni ?
Eppure, siamo solo all’ antipasto ! Forse solo all’ aperitivo !
Che fare con i media ? Nel 1980 Gelli suggeriva:
“Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l’impiego degli strumenti finanziari non puo, in questa fase, essere previsto nominatoivamente. Occorrera’ redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell’altro. L’azione dovra’ essere condotta a macchia d’olio, o, meglio, a catena, da non piu’ di 3 o 4 elementi che conoscono l’ambiente.
Ai giornalisti acquisti dovra’ essere affidato il compito di “simpatizzare” per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrera’:
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l’agenzia per la stampa locale;
d) dissovere la RAI-TV in nome della liberta’ di antenna ex art. 21 Costit.”
Che fare delle rappresentanze dei lavoratori ?
“Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria e’ fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioe’ le linee gia’ esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari dell’UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entita’ i piu’ disponibili fra gli attuali confederati allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all’interno dell’attuale trimurti.
Gli scopi reali da ottenere sono:
a) restaurazione della liberta’ individuale, nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l’elezione dei consigli di fabbrica, con effettive garanzie di segretezza del voto;
b) ripristinare per tale via il ruolo effettivo del sindacato di collaboratore del fenomeno produttivo in luogo di quello legittimamente assente di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative.
Sotto tale profilo, la via della scissione e della successiva integrazione con gli autonomi sembra preferibile snche ai fini dell’incidenza positiva sulla pubblica opinione di un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della liberta’ di lavoro e della tutela economica deei lavoratori. Anche in terminidi costo e’ da prevedere un impiego di strumenti finanziari di entita’ inferiori all’altra ipotesi.”
CGIL e FIOM, ovviamente destinate ad essere sciolte d’ imperio, per ora sentitamente ringraziano per l’ omissione !
Solo dopo toccherà alla Magistratura.
“E’ comunque intuitivo che, ove non si verifichi la favorevole circostanza di cui in prosieguo, i tempi brevi sono – salvo che per la Magistratura – da escludere essendo i procedimenti subordinati allo sviluppo di quelli relativi ai partiti, alla stampa e ai sindacati, con la riserva di una piu’rapida azione nei confronti del Parlamento ai cui componenti e’ facile estendere lo stesso modus operandi gia’ previsto per i partiti politici.
Per la Magistratura e’ da rilevare che esiste gia’ una forza interna (la corrente di magistratura indipendente della Ass. Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni moderate.
E’ sufficiente stabilire un accordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti materiali per poter contare su un prezioso strumento, gia’ operativo nell’interno del corpo anche al fine di taluni rapidi aggiustamenti legislativi che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elementi di equilibrio della societa’ e non gia’ di eversione.”
Ma la vera chicca, profetica solo guardando all’ oggi, 2015, è la seguente.
“Qualora invece le circostanze permettessero di contare sull’ascesa al Governo di un uomo politico (o di un’equipe) gia’ in sintonia con lo spirito del club e con le sue idee “ripresa democratica”, e’ chiaro che i tempi dei procedimenti riceverebbero una forte accelerazione anche per la possibilita’ di attuare subito il programma di emergenza e quello a breve termine in modo contestuale all’attuazione dei procedimenti sopra descritti.
In termini di tempo cio’ significherebbe la possibilita’ di ridurre a 6 mesi e anche meno il tempo di intervento, qualora sussista il presupposto della disponibilita’ dei mezzi finanziari.”
Siete sufficientemente impressionati, se non terrorizzati ?
Beh sappiate che non siamo ancora arrivati al Programma !
Quanto sopra riguarda solo la fase di “riscaldamento” degli intenti golpisti elaborati nel 1980 e progressivamente attuati nell’ oggi !
Intanto gustatevi le “profetiche” parole del Gran Maestro e valutate quanto siano state concretizzate nell’ oggi.
In un prossimo intervento, Vi avverto, dovrete assicurarvi una bella provvista di farmaci contro l’ acidità di stomaco.
Non rivendico certo come mio il presente intervento, dato che, come evidente, è tutta farina del sacco del camerata Licio Gelli e dei suoi seguaci ed eredi.
( Fine prima parte )
13 giugno 2015