Adolescenti e bambini furono sequestrati e torturati dalla dittatura nell’aprile del 1975
“Sono delitti di lesa umanità”, dice l’imputazione firmata dal giudice María Eugenia Mier, in relazione ai delitti commessi da tre militari contro i giovani, adolescenti e bambini sequestrati nel Dipartimento di Trenta y Tres, Uruguay, nell’aprile del 1975.
L’allora maggiore Juan Luis Álvez, il capitano Héctor Sergio Rombys ed il colonello Mohacir Leite sono stati imputati dei reati di abuso di autorità, lesioni gravi e privazione della libertà in qualità di coautori. Si tratta di delitti commessi contro 39 giovani sequestrati che partecipavano a attività del Partito Comunista. La maggior parte di loro era minore di età, tra 13 e 17 anni. Dopo il periodo di detenzione illegale nel Battaglione di Fanteria 10 di Treinta y Tres, i giovani furono messi a disposizione del ‘Consiglio del Niño’, dove continuò la loro detenzione illegale e tortura.
I repressori saranno esaminati da periti sanitari per verificare il loro stato di salute, come misura previa all’imposizione di una misura di prigione preventiva. Gli aberranti fatti successero 47 anni fa, evidente quindi il sistema di impunità che regnava nel paese.
Inoltre la giudice ha chiesto di individuare il recapito di tre medici che prestarono servizio nel Battaglione di Fanteria 10 di Treinta y Tres, dove furono commessi la maggior parte dei delitti.
20 Ottobre 2022