Cuba ha denunciato il rifiuto degli Stati Uniti di concedere i visti ai giocatori cubani, proibendogli di partecipare alla fase finale della Copa Oro nel Paese nordamericano, nonostante fossero stati richiesti sia presso gli uffici USA in Guatemala che in Nicaragua.
Attraverso il suo account Twitter, il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha censurato la politica ostile che gli USA mantengono nei confronti dell’isola nel quadro di un blocco economico, commerciale e finanziario illegale imposto da quasi 60 anni.
“Il governo degli Stati Uniti non riesce a giustificare il ritardo dei visti per la squadra di calcio cubana, che si stava preparando a partecipare alla Gold Cup e la quale aveva presentato regolarmente la sua domanda in anticipo attraverso un Paese terzo. Il blocco danneggia sia il popolo cubano, sia la Concacaf (Confederazione Calcistica Centroamericana e Caraibica) e frustra i sogni sportivi”, ha sottolineato.
La decisione della Casa Bianca di impedire ai giocatori cubani di gareggiare in un torneo a cui hanno preso parte in molte occasioni è stata criticata anche dalla Federcalcio Cubana (AFC) che ha sottolineato che il governo degli Stati Uniti non possiede alcuna giustificazione per negare l’ingresso di atleti cubani nel suo territorio e si è rammaricata che ancora una volta questioni non sportive impediscano ai cubani di competere alla pari con i loro rivali sul suolo statunitense: “Le decisioni irrispettose meritano non solo il nostro più forte rifiuto, ma anche l’attenzione urgente delle istituzioni sportive internazionali. Né gli atleti cubani, né alcun al atleta al mondo, dovrebbero subire un oltraggio di questa natura”, ha twittato.
Da parte sua, il giocatore cubano più rappresentativo, Onel Hernandez, che gioca nella Premier League inglese col Norwich ha twittato: “Ci siamo allenati per un mese intero preparandoci per la Gold Cup negli USA. La partita è oggi alle 7 a Miami e siamo ancora tutti seduti qui in hotel in Nicaragua attendendo il visto per alcuni giocatori. Com’è possibile che tutti i nostri concorrenti siano presenti e noi no Concacaf ?
Oggi è un giorno triste per il calcio cubano. Non ho mai visto i miei compagni piangere così; si erano sacrificati tanto”.