di Alessandra Caparello
NEW YORK (WSI) – Ancora terrore a New York. Sabato sera, dopo una settimana circa dal 15esimo anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle, un ordigno è esploso nel quartiere Chelsea, alle ore 20.30 (2.30 ora italiana), ferendo 29 persone.
A quattro isolati di distanza è stato rinvenuto un altro ordigno inesploso, una pentola a pressione con un telefono cellulare e fili elettrici, uguale a quello che causò la morte di numerose persone durante la maratona di Boston nel 2013.
Il New York Times svela che le due bombe erano piene di schegge e frammenti metallici, “concepite per fare il massimo danno in termini di caos e vittime”. Il sindaco di New York Bill De Blasio accorso subito sul luogo dell’esplosione commenta:
“Non ci sono minacce specifiche. È stato un episodio molto grave e sicuramente intenzionale, ma per il momento non ci sono prove credibili di legami con il terrorismo, né emergono minacce specifiche per la nostra città (…) Bisogna essere molto pazienti, non ci sono risposte facili. C’è ancora molto da fare per capire quali sono il movente e gli autori di quanto accaduto”.
Le piste seguite sono tante e per ora, non c’è una prova di connessione al terrorismo internazionale.
Paura anche in Minnesota dove nove persone sono state ferite a coltellate da un americano di origini somale nel centro commerciale Crossroads Center di St. Cloud.
“Abbiamo avuto conferma che ha chiesto ad almeno una persona se fosse musulmana prima di aggredirla e prima di attaccare ha inneggiato ad Allah”, ha detto Blair Anderson, il capo della polizia di st. Cloud. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita.
E paura anche in New Jersey dove intorno alle 21.30, le 3.30 in Italia nei pressi della stazione ferroviaria di Elizabeth, sono stati trovati tre ordigni classificati come esplosivi.
Il sindaco di Elizabeth, Chris Bollwage parla di pacco sospetto, uno zaino abbandonato tra i binari, che contiene una bomba innescata.
Gli artificieri avrebbero fatto brillare l’ordigno ma non sarebbe stato dato alcun preavviso per l’imminente deflagrazione perché sarebbe avvenuta in maniera accidentale durante l’ispezione di un robot che gli artificieri usano propri in casi simili. Nessun danno o ferito.
Le bombe arrivano alla vigilia dell’arrivo nella città di New York del premier Matteo Renzi insieme a 191 capi di stato e di governo in vista dell’summit sui rifugiati di lunedì e dell’assemblea generale dell’Onu. Nelle stesse ore, per l’attentato di sabato sera a Manhattan sarebbero state fermate ad un posto di blocco cinque persone sospette. I fermi sono avvenuti sul ponte di Verrazzano a Brooklyn, i fermati provenivano dal New Jersey e da Staten Island e viaggiavano in direzione dell’aeroporto Jfk. Alcuni media parlano di armi nascoste nel suv dei cinque.
Le notizie delle bombe sono arrivate immediatamente ai due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Donald Trump parlando alla stampa ha affermato:
“È una cosa terribile quella che sta succedendo nel nostro mondo, quello che sta avvenendo nel nostro Paese. Saremo duri, intelligenti e vigili e metteremo fine a tutto questo”.
Più cauta Hillary Clinton invece:
“Prima di giudicare dovremo capire meglio cosa è successo, avere informazioni precise, capire i moventi di questi persone, capire chi si cela dietro questi incidenti”.
9 settembre 2016