WikiLeaks ci omaggia di un’altra interessante informazione sui servizi spionistici di “controllo“.
Un sistema spionistico, che ci hanno propinato giusto e corretto per monitorare le mosse della criminalità e che avrebbe dovuto attenersi al controllo delle persone malvagie e che, invece, si scopre condotto a controllare le varie agenzie spionistiche sparse per il mondo. Un servizio che serve sé stesso e come osserva, giustamente, il post sottostante sulla CIA: “sarebbe in teoria quello di occuparsi dello spionaggio in terra straniera a vantaggio degli interessi nazionali statunitensi“. In teoria, appunto!
Un servizio che non si pone (e, forse, non si è mai posto – alla faccia della democrazia!), limiti derivate dalle leggi scritte dai vari Stati.
Come non dare ragione a quegli studiosi o atti giudiziari che sostengono, da diversi anni a questa parte, su come siano pericolose tutte quelle attività che portino uno Stato ad essere a sovranità limitata… avvantaggiando, in questo caso la CIA statunitense, tenendo sotto controllo le attività delle altre agenzie.
Vige la democratica massima popolare: Chi controlla i controllori?
MOWA
Vault 7/ ExpressLane, gli spioni spiati dagli spioni
La nuova documentazione pubblicata da WikiLeaks svela l’esistenza dell’ennesima “sorpresa” all’interno dell’arsenale informatico della CIA, un’agenzia che a quanto pare spia anche le altre intelligence USA per controllarne la fedeltà
Roma – Il compito principale della Central Intelligence Agency (CIA) sarebbe in teoria quello di occuparsi dello spionaggio in terra straniera a vantaggio degli interessi nazionali statunitensi, ma a quanto si apprende dal nuovo leak del progetto Vault 7 gli spioni di CIA non si fanno problemi a tenere sotto stretta osservazione anche i colleghi delle altre agenzie di intelligence USA a tre lettere.
Gli esperti di spifferi di WikiLeaks hanno infatti svelato al mondo l’esistenza di ExpressLane, documento che spiega il funzionamento di un tool di tecnocontrollo “puro” usato dagli ufficiali CIA (sin dal 2009) ai danni dei colleghi in forze alla National Security Agency (NSA), al Department of Homeland Security (DHS), all’FBI e ad altre agenzie di intelligence federali.
ExpressLane è parte integrante di un programma di condivisione dei dati biometrici tra CIA e agenzie sorelle, un database gestito dalla branca OTS (Office of Technical Services) dell’agenzia e dato in concessione ai colleghi con la promessa di condividere tutte le informazioni di identificazione.
La promessa (o i termini di servizio) a quanto pare non basta, visto che CIA ha programmato il suo tool biometrico per richiedere un aggiornamento obbligatorio ogni sei mesi. L’aggiornamento viene eseguito in locale da un ufficiale dell’agenzia con una chiavetta USB, ma come spiega la documentazione di ExpressLane si tratta di un update fasullo che camuffa l’estrapolazione di tutte le informazioni biometriche (tramite un altro tool chiamato ExitRamp) presenti sul sistema bersaglio.
In questo modo la CIA può tenere sotto controllo l’attività delle altre agenzie, e magari accorgersi se qualcuno prova a nascondere informazioni che dovrebbe invece condividere. A quanto sostiene WikiLeaks, ExpressLane è stato sviluppato in collaborazione con CrossMatch, società privata specializzata in soluzioni biometriche e che avrebbe contribuito con uno dei suoi tool all’identificazione e alla localizzazione di Osama Bin Laden.
Alfonso Maruccia
28 agosto 2017