di Antonio Mazzeo
Ulteriori gravi patologie sono generate più specificatamente dai metalli pesanti rinvenuti in alte concentrazioni nelle urine degli studenti della Valle del Mela, primo fra tutti il cromo, utilizzato a livello industriale in numerose leghe e nell’acciaio inossidabile. Mentre i composti del cromo trivalente non sono normalmente considerati pericolosi per la salute, dal punto di vista biologico i composti del cromo esavalente (cromati e bicromati) sono ritenuti “molto tossici”. Classificato come cancerogeno per l’uomo (gruppo 1 secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), il cromo esavalente può essere mortale se ingerito o assorbito anche attraverso la pelle. Questo metallo è responsabile di una lunga serie di effetti tossici cronici, tra cui congiuntiviti e cheratocongiuntiviti; dermatiti irritative e ulcerazioni a carico degli arti; laringite cronica, bronchite, asma; epatopatie e disturbi a carico del tratto gastrointestinale; rinite ulcerativa, con possibile perforazione del setto nasale. L’esposizione acuta comporta gravi danni a diversi organi, in particolare fegato e reni, con possibile evoluzione verso la morte.
31 ottobre 2014