“Siamo di fronte alla strumentalizzazione di bande criminali, paramilitari e traffico di droga per destabilizzare il Venezuela”, ha detto la Rodriguez.

La vicepresidente ha definito la relazione tra Stati Uniti e Colombia “una relazione narcotica” essendo il paese sudamericano il produttore del 70% della cocaina mondiale ed il paese di Trump il primo consumatore al mondo.
“Gli Stati Uniti attraverso il Plan Colombia hanno fornito 10.000.000.000 (diecimila milioni) di dollari alla Colombia per combattere il flagello della droga, hanno 7 basi militari e uomini e mezzi della DEA: il risultato è che ogni anno la Colombia supera il record di produzione di cocaina dell’anno precedente. La Colombia secondo i dati ONU è il primo paese al mondo per profughi interni, 8 milioni. Inoltre 6 milioni di colombiani vivono in Venezuela da anni ma nessun media d’informazione parla di questi numeri”.

Il funzionario venezuelano ha mostrato inoltre alla sede delle Nazioni Unite la ormai famosa fotografia del deputato dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó – che a febbraio 2019 si è autoproclamato in una piazza pubblica come “presidente in carica” – insieme ai paramilitari colombiani, in particolare della banda de “Los Rastrojos” e lo ha definito un “artificio criminale ed imperiale.

Ha informato che le autorità venezuelane hanno inviato al Tribunale Penale Internazionale “un video contenente la completa confessione di un leader della banda paramilitare Los Rastrojos”, per unirla all’indagine preliminare su Colombia e paramilitarismo.

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