Più di 46 tonnellate di forniture mediche sono arrivate ieri in #Venezuela attraverso il ponte aereo con la Cina, che rafforzerà la capacità diagnostica e la prevenzione contro il #Covid-19, ha riferito Carlos Alvarado, ministro venezuelano del Potere Popolare per la Salute.
Dall’aeroporto Simón Bolívar, dove è arrivato il quinto volo del ponte aereo, il ministro ha precisato che nelle oltre 46 tonnellate di forniture, vi sono 82.000 nuovi test per la PCR completi dei reagenti e quasi 4 milioni di mascherine e guanti, tutti i materiali necessari sia per la diagnosi che per la protezione del personale sanitario.
Alvarado ha anche assicurato che tutto il materiale sarà distribuito immediatamente nei centri sanitari, nei centri sentinella, negli ospedali agli operatori che lo richiedono per fornire diagnosi ed assistenza totalmente gratuita ai pazienti.
“Questo è un altro esempio dell’importanza dell’integrazione tra Venezuela e Cina, l’unico modo per combattere e sconfiggere il Coronavirus è l’unione di tutti i paesi del mondo”, ha detto il ministro, il quale ha aggiunto che con questa quinta spedizione dalla Cina, sono già più di 300 le tonnellate di forniture mediche che il Venezuela ha ricevuto, sia acquistandole dai paesi che non aderiscono all’embargo, sia attraverso importanti donazioni.
In questo senso, il ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza ha spiegato che “la Repubblica Popolare Cinese ha fornito un esempio di ciò che significa la solidarietà. La Cina non è stata chiusa, al contrario, si è aperta per condividere la sua esperienza, i successi, gli errori, i protocolli ed è stata la grande insegnante nello spiegare cosa fare adesso”.
Arreaza ha aggiunto che il Venezuela ha istituito una Commissione Presidenziale per il Controllo e la Prevenzione del Covid-19, a cui si è resa disponibile la Repubblica Popolare Cinese. È stato istituito un ponte aereo attraverso il quale sono finora arrivate dalla Cina 157 tonnellate di materiali, più di 1 milione di test di rilevamento rapido, 150.000 kit diagnostici per test PCR, 8,2 milioni di mascherine, 1,6 milioni di guanti monouso, 135.000 tute di isolamento e protezione, 23.000 termometri a infrarossi e 14.000 occhiali protettivi.
L’Ambasciatore cinese in Venezuela, ha aggiunto che i presidenti di Cina e Venezuela hanno tenuto una conversazione telefonica, in cui hanno raggiunto un accordo di cooperazione congiunta di fronte alla pandemia di Covid-19 sottolineando che oggi il mondo deve affrontare grandi sfide a causa della pandemia, dove la cosa più urgente è l’unione e la cooperazione per la lotta internazionale di Covid-19″.
In serata il presidente Maduro, in diretta tv ha mostrato nel consueto bollettino i positivi risultati raggiunti con gli sforzi di prevenzione.
Ad oggi, in Venezuela i malati con una infezione attiva sono solamente 193. I pazienti guariti 220 ed i deceduti 10.
Il totale dei contagiati è di 423 di cui la maggioranza importati da persone provenienti da un viaggio all’estero.
Numeri eccezionalmente positivi se confrontati con gli altri paesi della America Latina e caraibica dove si contano 23.129 morti e 403.127 contagiati (fonte OMS).
Il presidente Maduro ha spiegato che questi numeri sono il risultato di una quarantena iniziata il giorno del primo contagio in Venezuela e proseguita fino ad oggi con visite porta a porta gratuite da parte di 13.000 squadre mediche, 525.000 tamponi totali, 17.530 tamponi per milione di abitanti (il numero più alto del sud America) ed il ricovero obbligatorio in ospedale o in clinica per tutti i contagiati per evitare contaminazioni domestiche.
Il tutto sempre a spese dello Stato.
A questo si aggiunge una piattaforma on line dove finora hanno risposto 18,5 milioni di venezuelani su 19 milioni, attraverso la quale, riempiendo un formulario, si viene visitati a casa gratuitamente su tutto il territorio nazionale spesso nelle 24 ore successive (quarto link).
Anche le decine di migliaia di venezuelani che sono rientrati dall’estero vengono visitati gratuitamente alla frontiera, dove trascorrono 2 settimane de quarantena ospitati ed alimentati a spese dello Stato.
Trascorse le 2 settimane vengono portati alle loro città d’origine dove vengono sottoposti di nuovo a test e svolgono una ulteriore quarantena in alloggi offerti anch’essi dallo Stato.
In questo senso il presidente Maduro ha esteso di altri 30 giorni lo Stato di Allarme Costituzionale nel paese che significa quarantena sociale volontaria con la chiusura delle attività non essenziali del paese (secondo link).
(Nostra traduzione)
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