Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
Qualcuno si ricorda che Bashar al-Assad, succeduto al padre alla presidenza della Siria nel 2000, fino al 2011 era coccolato dai media italiani che lo lodavano per la moderazione politica, per la capacità di dialogo con l’Occidente, per la tolleranza religiosa praticata nel suo paese, per le libertà civili conquistate dalla sua popolazione (le donne in particolare) e per il livello di crescita culturale della Siria?
Noi sì, eppure nel 2011 nel giro di pochi mesi dalle piccole e localizzate manifestazioni contro Assad, quello che prima era definito il “timido oftalmologo” è diventato per i media il “dittatore a capo di un regime sanguinario”.
Su iskrae.eu, come Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I., abbiamo continuato a dire che la Siria ha subito un attacco imperialista organizzato dalle petromonarchie del Golfo e dagli Stati Uniti, sostenuti dai paesi europei legati alla Nato.
Abbiamo continuato a dire che Assad è il rappresentante di un governo legittimo scelto dal popolo siriano, in cui la maggioranza del popolo si riconosce e non è il “dittatore sanguinario” che giornalisti filosionisti (ahimè pagati dal servizio pubblico) come Lucia Goracci, Paolo Mieli o Giovanna Botteri, ci propinano ogni giorno, facendo invece passare i terroristi per vittime.
I testimoni oculari ci ricordano che le cose non stanno così: le testimonianze dei religiosi che operano in Siria, raccolte da Tempi rivista cattolica, raccontano le efferatezze commesse dai terroristi filo-occidentali che usano persone ingabbiate e messe sui tetti dei palazzi come scudi umani.
E mentre i criminali terroristi tengono impegnate le forze del governo legittimo, gli statunitensi si collocano nelle regioni della Siria più ricche di petrolio e gas e continuano a rubarlo per finanziare ogni forma di terrorismo a livello mondiale.
Saluti comunisti