La guerra in Ucraina è frutto solamente delle folli decisioni di Vladimir Putin o ci sono stati altri fattori concorrenti?
Ad oggi è illogico leggere questi eventi con la vecchia logica di ‘un solo uomo al comando’.
Dietro all’attuale conflitto vi sono interessi di portata internazionale che coinvolgono tutta l’area dell’Alleanza Atlantica e non solo.
Per comprendere ciò che sta avvenendo, Francesco Ciotti, redattore di questo giornale, intervistato da Francesco Piras ha ricostruito la storia recente: dal 1991 all’Euromaidan del 2014 fino alla strage nazista di Odessa in cui decine di russi sono stati arsi vivi dai neonazisti di Kiev.
Mentre la guerra in Ucraina continua, ma la NATO di fatto non si è voluta impegnare come sperava Zelensky, nel regime di Kiev sta prendendo sempre più piede (nelle istituzioni e nelle forze armate) l’estrema destra.
Ma la realtà, sempre più invasiva ed evidente del neonazismo ucraino, è occultata dai media italiani.
Anche sul campo di battaglia i nazisti sono presenti con il battaglione Azov, un reggimento inserito strutturalmente nella Guardia Nazionale ricostituita nel 2014 dopo i tumulti di Euromaidan e che ha legami organici con i servizi segreti ucraini. Accanto ad esso ci sono partiti politici come Right Sector (Settore di Destra), Bratstvo, National Druzhina, la formazione C14 e il partito Svoboda. Sono i partiti su cui Washington e la Nato puntano e sono strategicamente cruciali perché la guerra per procura Usa-Nato-Mosca continui senza scadenza.
04 Agosto 2023