VIVA LA SANITA’ PUBBLICA

Oggi in diverse situazioni siamo costretti ad arrabbiarci per quello che dà la struttura sanitaria e per come lo offre, mettendo a rischio in alcuni casi le cure e ancor di più la prevenzione.

Spesso negli ultimi tempi ci siamo sentiti trattare così:

“…per disposizioni superiori non posso prenotare la sua visita o il suo esame”
“…questa pratica può farla solo on-line…se non è capace si faccia aiutare da qualcuno!”
“…non può fare questo esame perché non c’è scritto urgente”.
“…non posso prenotarle questa visita perché c’è scritto urgente”.
“…l’appuntamento per la visita è tra un anno e mezzo”.
“…la visita che ha prenotato tempo fa viene cancellata e non so dirle quando potrà farla”.
“…il medico di base riceve solo su appuntamento e un numero limitato di persone… riprovi”

Nel frattempo passiamo il tempo al telefono per riuscire a parlare con il CUP o si passano ore in fila davanti a uno sportello.

L’emergenza sanitaria dovuta al corona virus ha evidenziato gli errori della gestione della struttura sanitaria pubblica, ma ci dice anche che i 37 miliardi di tagli economici fatti dai vari governi alla sanità, sono state scelte criminali per favorire la sanità privata.

Nonostante ciò, ancora oggi ci viene suggerito di rivolgerci alle strutture private e convenzionate, “tanto, ci dicono, la differenza del costo è poca cosa”.

Noi riteniamo che il diritto alla salute debba essere garantito dallo Stato attraverso un sistema sanitario pubblico funzionante e che ciò
debba avvenire soprattutto a livello territoriale col massimo decentramento possibile. Non dobbiamo permettere che la sanità pubblica sia svenduta, ma pretendere investimenti ed efficienza.

SINDACATO GENERALE DI BASE PISA

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