di Francesco Dall’Aglio
Dopo l’attacco con gli ATACMS a un deposito di munizioni nell’oblast’ di Bryansk (e ricordo sempre che non c’è alcuna conferma ufficiale da parte statunitense dell’autorizzazione a usarli, quindi o l’autorizzazione è già stata data da un pezzo, come di solito succede con gli armamenti occidentali, o l’Ucraina non è più controllabile), è da poco arrivata la notizia che una salva di 12 Storm Shadow è stata lanciata verso l’oblast’ di Kursk e in parte, o in toto, abbattuta dalla contraerea russa (ho visto una foto di un frammento ritrovato in zona, ma vorrei qualche altra conferma prima di dare la notizia per buona).
Intanto le ambasciate statunitense, spagnola, greca e italiana a Kiev sono state chiuse e il personale spostato nelle “stanze protette”, perché secondo l’intelligence USA ci si aspetta per il 20 novembre, cioè oggi, un massiccio attacco aereo russo (del quale, inutile dirlo, per ora non c’è traccia – link 1, ad ogni modo).
Delle due l’una: o l’Ucraina e la NATO (o solo l’Ucraina, o solo la NATO) stanno cercando di provocare una escalation significativa del conflitto, che molto probabilmente non otterranno, o stanno (letteralmente) sparando le ultime cartucce, dato che non dovrebbero essere stati mandati più di una cinquantina di ATACMS in Ucraina (tutti stanno citando un articolo del Times sulla faccenda, ma l’articolo del Kyiv Post è fatto meglio).
Le due cose, ad ogni modo, non si escludono a vicenda.
20 novembre 2024