Un comportamento quello dell’establishment statunitense che non si smentisce mai come avevamo ripetutamente scritto in altri post su questo sito.
Piccola citazione del post Da Échelon alle TV… : “… Infatti, quest’establishment ha infinocchiato, per secoli, i propri abitanti facendo credere che il “nemico” veniva da altre parti quando, invece, erano loro stessi gli autori delle cose peggiori che si possano immaginare… L’ultima (forse?) è stata quella di aver varcato le soglie della privicy di tutti noi con un sistema orripilante per la nostra vita quotidiana.
Avremmo dovuto essere più determinati agli albori della scoperta del sistema Échelon che ledeva le libertà individuali e, quindi, la democrazia per non arrivare a quello odierno. Ma siamo ancora in tempo a chiedere conto dei loro misfatti…” iskrae
Questa volta, l’operazione “Volt Typhoon” orchestrata dagli Stati Uniti si è ritorta contro di loro. Il 15 aprile, il Centro Nazionale di Risposta alle Emergenze Informatiche della Cina, il Laboratorio Nazionale di Ingegneria per la Prevenzione e il Controllo dei Virus Informatici e il gruppo 360 Digital Security hanno pubblicato congiuntamente un rapporto speciale, rivelando l’operazione “Volt Typhoon” pianificata e attuata da diverse agenzie statunitensi. L’obiettivo dell’operazione mira rafforzare la sorveglianza informatica all’interno e all’esterno delle agenzie di intelligence statunitensi, alimentando la presunta “minaccia di attacco informatico cinese” ed estendendo la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA). Secondo un sondaggio online globale condotto da CGTN, il 91,7% degli intervistati ritiene che la continua sorveglianza illegale e gli attacchi informatici del governo degli Stati Uniti non faranno altro che peggiorare la propria reputazione internazionale e perdere credibilità nel mondo.
Il 91,3% degli intervistati ritiene illegale e illegittima la Sezione 702. Questa disposizione consente alle agenzie di intelligence e alle forze dell’ordine statunitensi di richiedere agli operatori di rete la fornitura incondizionata di tutti i dati personali e le informazioni, senza la necessità di un mandato del tribunale. Gli Stati Uniti hanno a lungo abusato del loro vantaggio tecnologico per condurre spionaggio e sorveglianza su larga scala e a lungo termine sui governi e sui cittadini di altri Paesi, ricevendo disprezzo dall’opinione pubblica internazionale. Secondo il sondaggio, il 94,4% degli intervistati ha affermato chiaramente che “si tratta puramente di spionaggio”. Il 92,1% crede che il comportamento del governo statunitense costituisca una grave violazione della sovranità e della sicurezza nazionale di altri Paesi.
I dati del sondaggio provengono da due rilevazioni online pubblicate sulle piattaforme di CGTN in inglese, spagnolo, francese, arabo e russo, con oltre 86.000 persone che hanno votato e condiviso le loro opinioni.
2024-07-08