Lunedì 23 dicembre, a Beijing, il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto che qualsiasi tentativo di interferire negli affari interni della Cina e di ostacolare lo sviluppo del Paese sarà scartato dalla ruota della storia che gira sempre in avanti.
In un’intervista concessa ieri, Wang Yi ha passato in rassegna i lavori svolti dalla Cina in campo diplomatico nel 2019 e ha fatto alcune previsioni per l’anno prossimo. Sulla questione di Hong Kong, Wang Yi ha detto che il governo centrale sostiene fermamente il governo della RAS di Hong Kong affinché ponga fine alle violenze e al caos, ristabilisca l’ordine e amministri gli affari di governo secondo la legge. Il tempo dimostrerà che “Un Paese, due sistemi” è praticabile a Hong Kong. Questa formula guadagnerà col tempo il favore dei cittadini della RAS. Sulla questione di Taiwan, Wang Yi ha sottolineato che il numero dei Paesi che hanno allacciato rapporti diplomatici con la Cina è salito a 180. Il riconoscimento di “Una sola Cina” si è consolidato nella comunità internazionale. Sugli affari relativi al Xinjiang, Wang Yi ha detto che la Cina ha salvaguardato la sicurezza e il benessere di oltre 24 milioni di compatrioti di ogni gruppo etnico. L’eliminazione dell’estremismo corrisponde all’appello lanciato dalle Nazioni Unite e sta diventando un’importante parte della lotta contro il terrorismo a livello internazionale.
2019-12-24