Guai in vista per Google. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Mountain View avrebbe violato la Coppa, ovvero la Children’s Online Privacy Protection Act, ovvero la legge federale statunitense che protegge la privacy online dei bambini. La violazione sarebbe avvenuta tramite YouTube, il famoso servizio di video-streaming di Google, attraverso cui il colosso americano avrebbe raccolto in modo inappropriato i dettagli personali dei minori che usavano la piattaforma, utilizzandoli per fini pubblicitari. L’algoritmo, infatti, registrerebbe le preferenze del bambino per poi proporre spot mirati di prodotti acquistabili.
Per questo motivo la Federal Trade Commission, l’autorità statunitense a tutela dei consumatori, avrebbe sanzionato Google ad una maxi multa di cui non si conosce ancora l’entità. La sentenza è arrivata dopo una serie di indagini su YouTube accusata da venti studi legali e alcuni associazioni a difesa della privacy di aver “spiato” i bambini a fini pubblicitari.
Le denunce riguardavano alcuni canali, che la piattaforma sostiene essere destinati a persone di età superiore ai 13 anni, che offrono invece video diretti a bambini più piccoli, come filastrocche e cartoni animati e la relativa pubblicità. La Coppa prevede, infatti, proprio il divieto di tracciamento e targeting di bambini al di sotto dei 13 anni.
YouTube si è sempre difesa sostenendo che tali canali potevano essere visionati con l’approvazione dei genitori, ma di non poter stabilire effettivamente se tale approvazione fosse stata ricevuta dai visori o meno. La questione ora passa nelle mani del dipartimento di giustizia.
La questione nata oltreoceano avrà ripercussioni anche in Italia. Il nostro Garante per la privacy dovrà, infatti, avviare anch’esso un’indagine su Google in merito all’utilizzo dei dati personali dei minori attraverso YouTube. Il Codacons ha già annunciato la presentazione di un esposto all’Autorità garante dei dati personali. Già in passato l’Associazione dei consumatori ricorda di aver denunciato la presenza su Youtube di video dedicati ai bambini contenenti messaggi pubblicitari occulti, in grado di influenzare i minori.”Ora, a seguito della violazione della privacy dei bambini accertata negli Stati Uniti – ha spiegato il presidente, Carlo Rienzi, vogliamo che anche in Italia siano avviate indagini sul comportamento della società”.
“In tal senso – continua Rienzi – chiediamo al Garante della privacy di verificare se Youtube abbia violato le normative nazionale e comunitarie relative ai dati personali dei minori e, in tal caso, che elevi una maxi-sanzione nei confronti del colosso del web”.
Proprio su tali temi il Codacons incontrerà nei prossimi giorni il Garante per l’infanzia, sollevando il problema dell’utilizzo illegittimo di immagini e dati personali dei bambini su web e social network.
22 Luglio 2019